Grande Cucina

Le ricette di Natale di Ottocentodieci Ristorante e Riserva San Massimo

Un Natale a tema Lomellina con i risotti studiati dallo chef Rigels Tepshi

Le ricette di Natale di Ottocentodieci Ristorante, di Sannazzaro de’ Burgondi (PV)  rispecchiano lo stretto rapporto che da qualche anno lega lo chef Rigels Tepshi al riso e alla realtà di Riserva San Massimo.

Rigels Tepshi era da poco arrivato nella zona della Lomellina, quando è scattato questo sodalizio di territorio e di prodotto che ancora oggi dà vita a proposte creative che giocano il riso di Riserva San Massimo per valorizzare un prodotto di eccellenza del territorio della Lomellina.

Nei giorni scorsi lo chef Rigels Tepshi è stato in visita in struttura, per una giornata di confronto e di collaborazione da cui sono nate Le ricette di Natale di Ottocentodieci Ristorante. Un Natale di territorio, che profuma di Lomellina, di risaie, di sapori di pianura, perché pochi piatti parlano di Natale come il risotto.

Le ricette di Natale di Ottocentodieci Ristorante: ecco i risotti

Tre risotti, ognuno con la propria storia e con i propri sapori che raccontano una parte di territorio e le diverse sfumature di personalità di Ottocentodieci Ristorante, dello chef Rigels Tepshi e della Riserva San Massimo.

Riso Carnaroli, salvia, castelmagno, soia. Un piatto caro allo chef Tepshi, un omaggio al maestro Antonio Guida e al suo ristorante Seta a Milano, parte dell’esperienza di gavetta dello chef. Qui, l’acidità del castelmagno viene bilanciata dalla dolcezza della soia, in un gioco di equilibri che dà vita a un buon feeling tra diversi sapori, tutti di terra, così come la salvia.

Riso Carnaroli, topinambur, ombrina, limone nero. Piatto firmato dello chef Tepshi nato dall’entusiasmo per dare vita a qualcosa di nuovo, e in cui ha provato a spingere su accostamenti inediti e sorprendenti.

Riso Carnaroli, friarielli, patate, acciughe. Questo riso è un piatto che sposa in modo totale la filosofia di Ottocentodieci Ristorante. Un viaggio tra Campania e Lomellina, lungo, guarda caso, 810 km, tra due regioni patria di eccellenze gastronomiche molto diverse ma per molti versi complementari. Un risotto che rappresenta al 100% il ristorante della famiglia Magri, guidato in cucina dallo chef Rigels, e la tradizione del territorio a cui si ispira anche Riserva San Massimo.

Non posso scindere il mio percorso lavorativo da Ottocentodieci Ristorante da quello che è il legame con Riserva San Massimo” dichiara lo chef Rigels Tepshi “Sono nati insieme e sono andati di pari passo, in un modo che ha fortemente legato il mio percorso al ristorante con il territorio e i suoi prodotti di eccellenza. Con Riserva San Massimo c’è sempre stato un feeling e un rispetto assoluto ognuno del lavoro altrui, insieme alla voglia di migliorarsi collaborando insieme. In generale è molto importante che le aziende e i ristoranti collaborino, parlino, lavorino insieme per fare luce a quanto di bello e buono la terra della Lomellina produceLe ricette di Natale di Ottocentodieci Ristorante”.

Dino Massignani, Direttore Riserva San Massimo, afferma “Con Ottocentodieci Ristorante e con il suo chef Rigels Tepshi c’è un rapporto di amicizia, un sodalizio che si è instaurato prima di tutto per la vicinanza geografica, e poi per la valorizzazione del nostro prodotto. Per me il risotto racconta il Natale, ma anche il Capodanno e le feste in generale, perchè parla di famiglia, di momenti di calore e di condivisione. Con lo chef abbiamo pensato a tre modi di proporre il riso Riserva San Massimo per le festività, e sono venute fuori ricette che rappresentano a pieno Ottocentodieci Ristorante, così come la nostra filosofia. Tra le tre proposte dello chef Rigels, il mio preferito è il riso Carnaroli, friarielli, patate, acciughe!”

a cura di Atenaide Arpone