Grande Cucina

Guido Gobino e i suoi 5 grammi di felicità

Tourinot® 5 grammi di felicità è il titolo del libro scritto da Giuseppe Culicchia che racconta la storia del celebre Giandujotto di Torino (oggi in 4 versioni) diventato simbolo della città e oggetto del desiderio di tutti i gourmet, nato dall’intuizione, dalla creatività e dal gusto del maestro cioccolatiere Guido Gobino e che quest’anno festeggia 25 anni. «5 grammi di felicità sembrano pochi ma sono tantissimi perché racchiudono in un cioccolatino una felicità fatta innanzitutto di profumi e sapori, e dunque di nocciole rigorosamente Piemonte Igp, latte di alpeggio piemontese e fave di cacao che arrivano a Torino dall’America Centromeridionale», racconta l’autore, che si dice «colpito dalla gratitudine e dalla generosità di Guido Gobino nei confronti delle persone che lo hanno accompagnato lungo tutto il suo percorso, in momenti difficili o no, con consigli e tanto sostegno».

Una storia quella del Tourinot®, risultato di lunghe sperimentazioni che incarna la sintesi di un’esperienza olfattiva, sensoriale, gustativa e visiva raggiungendo “l’equilibrio perfetto tra nocciole, latte, cacao”: un’opera d’arte della produzione artigianale nell’epoca della riproducibilità tecnica, punto di incontro tra tradizione e innovazione.

«Dopo una serie di riflessioni, nel 1995 decisi di rendere il Giandujotto più elegante, goloso e fruibile – spiega Guido Gobino. Da 25 anni lavoriamo per perfezionarlo e declinare la sua unicità in altre versioni di piacere: 4 ricette diverse di Tourinot®, una crema spalmabile e uno stik. Tutti i Tourinot® sono prodotti con il metodo dell’estrusione, che permette di mantenere la ricetta più fedele a quella originale e di rendere ogni cioccolatino unico. Fin dalla sua nascita il suo aspetto estetico è stato modificato grazie all’intervento di personalità artistiche che ne hanno rivisitato colori e packaging, rendendolo a tutti gli effetti un oggetto di design».

Una storia legata a filo doppio alla vita di Guido Gobino, una vita che è un romanzo, “fatto di passione, coraggio, fiducia e ostinazione, caduta e rinascita” e che trova le sue origini in una storia familiare contadina, quella del nonno Pietro, e soprattutto nell’esempio del padre, Beppe “inimitabile e insostituibile” che con forza, determinazione e umiltà ne è stato il punto di riferimento.

Il Tourinot® oggi è declinato in 4 ricette: la prima del 1995 comprende il latte di alpeggio in polvere, la seconda del 1999 è quella del Tourinot Maximo® senza latte perché segue la ricetta originale, infatti nel 1850 il latte in polvere non esisteva. Nel 2004 nasce il Maximo +39®, il Tourinot che contiene il 40% di nocciole Igp Piemonte, un quantitativo di nocciole così rilevante da richiedere di essere temperato a mano. Nel 2017 è la volta del Tourinot N.10®, per celebrare i 10 anni della Bottega di Via Lagrange a Torino.

Giuseppe Culicchia è autore, saggista e traduttore. Tra le sue opere ricordiamo Torino è casa nostra (Laterza 2015), Tutti giù per terra (Garzanti 2004), E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie (Feltrinelli 2020). Collabora da molti anni con il Salone del libro di Torino ed è sempre stato particolarmente legato alla città dove abita, luogo d’elezione per molti dei suoi scritti.

Guido Gobino è un artigiano che unisce il rispetto verso la tradizione allo slancio verso l’innovazione, coniugando creatività, gusto e passione per il cioccolato artigianale di alta qualità. La storica azienda di famiglia è nata a Torino oltre 50 anni fa e il cioccolato di Guido Gobino è distribuito in oltre 24 paesi, dal Giappone agli Emirati Arabi, dall’Arabia Saudita alla Germania, dalla Francia all’Australia. Numerosi i premi e i riconoscimenti ottenuti fra cui quello di migliore pralina del mondo attribuito al cremino al sale nel 2008. Da gennaio 2019 l’azienda sigla un accordo di licenza pluriennale con Armani/Dolci, per la produzione e la distribuzione in tutto il mondo della linea Armani/Dolci by Guido Gobino e sempre nel 2019 Guido Gobino viene insignito della carica di Ambasciatore della Nocciola Piemonte.

a cura di Atenaide Arpone e Anna Celenta