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Italmopa: gli approvigionamenti del grano vanno verso la normalizzazione

Intervista a Giorgio Agugiaro, Presidente della Sezione Molini a frumento tenero di Italmopa.

Se è vero che la farina è un bene primario e che i fornai sono in prima linea per garantire la fornitura di pane fresco, è anche vero che i Molini vivono un momento delicato per via degli approvvigionamenti di grano, resi più difficoltosi dalle restrizione ai trasporti imposte dai governi per combattere il SARS-CoV-2. Vediamo come si stanno oirganizzando attraverso le parole di Giorgio Agugiaro, Presidente della Sezione Molini a frumento tenero di Italmopa.

Alcuni molini hanno difficoltà ad approvvigionarsi di grano, Italmopa ha in mente delle azioni per supportarli?
Effettivamente dal 10 marzo circa sino alla fine del mese ci sono stati forti rallentamenti nelle consegne di grano, principalmente dai Paesi dell’Est, che utilizzano il trasporto via gomma. Da contatti avuti in questi giorni con i colleghi il problema sembrerebbe rientrato. Bisogna considerare che è interesse di questi Paesi cercare di svuotare i magazzini prima dell’arrivo in luglio del nuovo raccolto che, se non intervengono sino ad allora incidenti climatici, allo stato dell’arte si presenta buono. La situazione si è risolta anche per l’intervento delle varie associazioni, compresa la nostra, ma soprattutto per l’intervento dei vari governi a livello europeo.

Com’è la situazione in generale? A Italmopa risulta che sia una difficoltà comune?
In questo momento mi sembra che la situazione si sia normalizzata, dal momento che anche il trasporto navale sembra in via di normalizzazione. Il trasporto su rotaia mi pare invece che non abbia avuto mai problemi importanti.

Secondo lei questo inciderà sul prezzo del prodotto finito?
A tutt’oggi i problemi di trasporto non hanno creato tensioni sui prezzi, se non per qualche giorno in marzo, quando hanno fatto alzare temporaneamente la quotazione della merce nazionale. Oggi regnando una grande incertezza e non essendo aumentati i consumi di farina nella loro globalità, ho la sensazione che i prezzi si siano assestati. Si registra piuttosto un aumento sui mercati internazionali che, se dovesse confermarsi, a breve inciderà inevitabilmente anche sulle quotazioni della merce nazionale.

Le aziende di lievito da zuccheri stanno registrando un boom di vendite: vale lo stesso per i molini?
La situazione dei Molini è diversa. È aumentato a dismisura il consumo della farina nella GDO. È crollato quasi a zero nel settore dell’HO.RE.CA conseguentemente alla chiusura quasi totale della ristorazione. Nella panificazione artigianale il consumo è sceso lievemente, forse in modo leggermente più accentuato negli ultimi giorni. È cresciuto nelle industrie che hanno la GDO come cliente principale, è sceso in quelle industrie orientate al settore professionale. Da contatti con i miei colleghi nella media notiamo un rallentamento complessivo nell’ordine del 20–25 %. Non è una cifra ufficiale, ma una sensazione. Tra qualche settimana avremo dei dati più precisi.

Che scenario vi aspettate quando i blocchi finiranno: tornerà tutto come prima o, secondo voi, ci saranno dei cambiamenti strutturali nei modi di consumo?
Forse è presto per dirlo. Personalmente ritengo che i cambiamenti saranno tanto più importanti quanto più a lungo durerà questo stato di cose. Di sicuro usciremo impoveriti dal punto di vista economico e questo non potrà non incidere sui consumi. Sociologi ed economisti si stanno interrogando su questo tema, ma mi sembra che non abbiano ancora raggiunto una risposta condivisa. Si sentono diverse interpretazioni del fenomeno in questi giorni, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. Certamente chi riuscirà per primo ad intuire le trasformazioni del mercato, ne trarrà un grande beneficio in termini economici.

Voi come preparate la ripartenza?
Come Agugiaro&Figna siamo molto impegnati come tutti a gestire il quotidiano per non trovarci in difficoltà alla ripartenza. Ma siamo anche molto impegnati a cercare di intuire il nuovo mercato e a programmare gli investimenti per il futuro. Un altro impegno importante che abbiamo preso è quello stare vicini ai nostri collaboratori che sono la vera forza dell’azienda: su questo stiamo studiando eventuali azioni di solidarietà. Devo rilevare, come moltissimi altri imprenditori, un grande impegno da parte della forza lavoro e questo ci fa molto piacere.

a cura di Atenaide Arpone