Grande Cucina

We’re Smart Green Guide: anche Michelangelo Mammoliti e Luigi Taglienti nella guida verde

We're Smart Green Guide, la guida che premia i ristoranti per l’uso creativo degli ingredienti di stagione e per la quantità di piatti a base di frutta e verdura, ha assegnato il massimo riconoscimento a 6 ristoranti tra cui La Madernassa, ristorante guidato dallo chef Michelangelo Mammoliti e il Lume di Luigi Taglienti

Non è importante avre 3 stelle, ma 5… ravanelli. La pensa così We’re Smart Green Guide, la guida che premia i ristoranti con le migliori proposte veggie e vegane. Non esattamente una nicchia, dal momento che conta quasi 1.000 ristoranti (964 per l’esattezza). E la tendenza è in crescita, come dimostra l’alto numero di new entry che quest’anno sfiorano i 180. Il criterio di scelta è la proposta verde, vale a dire l’uso di frutta e verdura di stagione e la ricerca della maggiore sostenibilità delle proposte. Nei 43 Paesi presi in considerazione da We’re Smart Green Guide sono 23 gli esercizi a ottenere il miglior punteggio nell’ultima edizione e, tra questi, 6 sono italiani. Non poteva mancare Joia di Pietro Leemann, ma hanno meritato un posto nell’Olimpo verde anche Piazza Duomo (Alba) dello chef Enrico Crippa, Arnolfo di Colle Val d’Elsa (Siena), Lume di Luigi Taglienti anch’esso a Milano e new entry nella hit parade dei 5 ravanelli, il Montali Country House di Tavernelle Di Panicale (Perugia) e La Madernassa di Guarene nel cuore delle Langhe dello chef Michelangelo Mammoliti, anch’esso nuovo ingresso.

«Sono estremamente soddisfatto per questo risultato» ha dichiarato lo chef Mammoliti. «Non me l’aspettavo di ottenere il massimo riconoscimento, i 5 ravanelli, insieme ad altri cinque soli ristoranti in Italia. Rappresenta un ulteriore e importante passo avanti in un percorso che ho iniziato sei anni fa qui a Guarene e che mi ha regalato, giorno dopo giorno, grandi soddisfazioni». In tutta Italia sono 31 i ristoranti presenti in guida, 4 dei quali si trovano nei confini piemontesi. Oltre ai due sopracitati, figurano in guida Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio (NO) e il ristorante Il Nazionale a Vernante (CN).

I ristoranti concorrono anche per la vittoria di alcuni altrettanto ambiti premi, i We’re Smart Awards. Il premio di miglior ristorante vegetariano e di miglior ristorante vegano 2020 sono andati rispettivamente a Culina Hortus di Lione e a Vanilla Black di Londra, mentre il 21 settembre, nel We’re Smart World Day, sarà annunciata la classifica dei Best Vegetables Restaurants Awards 2020. Tra i 39 candidati, 3 ristoranti per ogni stato in gara, figura anche La Madernassa, che rappresenterà l’Italia insieme al Lume e al The Country House Montali. La classifica finale prevederà una lista di 13 ristoranti, uno per ogni stato, in ordine di piazzamento. Mentre gli stati in lista sono Canada, Belgio, Olanda, Regno Unito, Finlandia, Spagna, Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone, Danimarca, Russia e Peru, fra i ristoranti candidati spiccano alcuni nomi illustri: Geranium e Relae a Copenhagen, The White Rabbit e Twins Garden a Mosca, ed Eleven Madison a New York. Ritornando in tema We’re Smart Green Guide, sempre il 21 settembre verrà presentata anche la Top 100 Best Vegetables Restaurant 2020, la lista dei 100 migliori ristoranti con proposta di cucina vegetale e stagionale al mondo.

«Nonostante il periodo difficile per la ristorazione mondiale e più in generale per ogni ambito lavorativo» ha confessato Fabrizio Ventura, in rappresentanza della proprietà «noi ci sentiamo in dovere di essere ottimisti, nell’auspicare che presto tutto possa tornare alla normalità. La scelta di costruire insieme a Michelangelo un percorso virtuoso ha pagato e sta pagando ancora. Siamo sicuri che i clienti, ancor più dopo questa pandemia, saranno desiderosi di riappropriarsi del contatto con la natura che, mai come in questo periodo, abbiamo sentito vitale e sulla quale la nostra cucina si basa da tempo».

a cura di Atenaide Arpone