Grande Cucina

Le stelle del firmamento Michelin

La Rossa cambia look. E corre pure in rete e sull’app. Per essere più fruibile, veloce e piacevole da consultare. Non mutano invece i rigorosi criteri di valutazione e le modalità di classificazione. Perché le stelle rimangono le stelle. E l’Italia si conferma il secondo Paese al mondo per numero di ristoranti illuminati.

Sono infatti ben 343 i ristoranti splendidi splendenti nella Guida Michelin Italia 2017: i soliti 8 noti con tre stelle al seguito (Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio, Le Calandre a Sarmeola di Rubano, Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma e Reale a Castel di Sangro), 41 con due (di cui 5 novità) e 294 con una (di cui 28 new entry). E se la Lombardia si posiziona sul gradino più alto del podio, il Piemonte spicca al secondo posto. Mentre il Lazio si svela la regione più dinamica in fatto di astri nascenti. Intanto, Enrico Bartolini inanella un triplete e fa poker, grazie alle due stelle al Mudec di Milano, una stella a Casual di Bergamo Alta e un’altra scesa su La Trattoria che porta il suo nome in Toscana, a Castiglione della Pescaia, in località Badiola. A conferma di una dedizione che sublima in perfezione.

Ma di nuovi bistellati ve ne sono altri quattro. Voilà, il Seta del Mandarin Oriental Milan, guidato dallo chef Antonio Guida; la Locanda Margon di Alfio Ghezzi, headquarter gourmet di casa Lunelli-Ferrari a Trento; il Terra dell’hotel Auener Hof, a Sarentino, con chef Heinrich Schneider; e la Danì Maison ischitana, con patron Nino Di Costanzo. Per un vero viaggio fra montagna, città e mare.

Intanto piovono stelle da nord a sud. Per un totale di 28 insegne monostellate. In Piemonte: Da Francesco a Cherasco, La Madernassa a Guarene, Zappatori a Pinerolo e 21.9 a Piòbesi d’Alba. In Lombardia, invece, si illuminano (oltre al Casual bergamasco) La Tavola di Laveno-Mombello, nonché Felix Lo Basso e il Lume di Milano. Una stella pure a La Veranda di Bardolino, a La Leggenda dei Frati di Firenze, al Lux Lucis di Forte dei Marmi, a Il Pievano di Gaiole in Chianti e al Nostrano di Pesaro, dove officia Stefano Ciotti. E in Lazio? Il cielo è super brillante, visto che si meritano l’astro l’Aminta Resort di Genazzano, Il Vistamare del Lido di Latina e i romani Assaje, Per Me Giulio Terrinoni, Bistrot 64, Magnolia e The Corner. In Campania, invece, si accendono la Piazzetta Milù di Castellamare di Stabia, Il Mosaico di Casamicciola Terme e il Veritas di Napoli. E se nella bella Trani arriva una stella su Quintessenza, a Isola di Capo Rizzuto il Pietramare fa splendere la sua luce mediterranea, mentre Accursio fa inorgoglire Modica e Dal Corsaro fa puntare i riflettori su Cagliari.

Insomma, tanti buoni motivi per viaggiare. Meglio se con la Rossa fra le mani. Dove per ogni località sono elencati prima i ristoranti (e al top ci sono gli stellati), poi gli alberghi, gli agriturismi e i b&b. E oltre ai noti simboli se ne aggiunge un altro: il piatto, a indicare un buon pasto, siglato da prodotti di qualità. Esordisce poi la rubrica “Ci piace”, che raccoglie i suggerimenti degli ispettori, pronti a segnalare tappe imperdibili quali un relais romantico, una dimora storica, una suggestiva camera con vista.

Per consultare online la Guida Michelin Italia 2017 clicca qui.