Speciale Estate 2025

5 vini per festeggiare Ferragosto 2025: la guida di Italian Gourmet

Il 15 agosto, la festa estiva per eccellenza in Italia, è un momento speciale per ritrovarsi con amici e parenti, gustando piatti freschi, grigliate all’aperto e brindando con ottimi vini.

Ferragosto 2025 cade quest’anno di venerdì.

La scelta del vino giusto per questa giornata può trasformare un semplice pasto in un’esperienza memorabile, valorizzando i sapori e creando l’atmosfera perfetta.

In questa breve guida scopriremo 5 vini ideali per festeggiare Ferragosto 2025, selezionati pensando ai piatti più apprezzati di questa giornata, tra cui spiccano le classiche grigliate e le portate fredde.

I 5 vini perfetti per Ferragosto 2025

Clorofilla Conegliano Valdobbiadene DOCG Rive di Guia Extra Brut – GABE Tenute & Selezioni

Clorofilla Gabe

Il nome Clorofilla è un omaggio alla vitalità della natura e alla freschezza che caratterizza le colline di Guia, nel cuore del Conegliano Valdobbiadene. Qui, GABE Tenute & Selezioni coltiva uve Glera su terreni ricchi di marne calcaree e argille, che garantiscono equilibrio idrico e grande espressività aromatica.

Frutto di un lavoro attento e innovativo, Clorofilla è uno spumante Extra Brut che esprime tutta la purezza del territorio. Al naso si apre con profumi fruttati di mela verde e pera, con un finale fresco e minerale. Il sorso è fragrante, armonioso e delicatamente sapido, con un corpo elegante e una beva vivace, che lo rendono perfetto per celebrare momenti speciali.

La vinificazione punta a preservare al massimo l’identità del vitigno e del terroir, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

Abbinamenti: ideale come aperitivo o con antipasti di mare, carpacci di pesce (anche marinato) e crudité di crostacei. Ottimo anche con piatti a base di erbe spontanee. Servire a 6–8°C per esaltarne freschezza e profumi.

Negron de Orzan Extra Brut Blanc de Noir – Claudia Augusta

CLAUDIA AUGUSTA NEGRON DE ORZAN EXTRA BRUT BLANC DE NOIR

Il progetto Claudia Augusta, guidato da Daniele Endrici, prende il nome dall’antica via romana che univa Italia e Germania. Al centro di questa visione c’è il recupero di vitigni autoctoni quasi scomparsi, come il Negron de Orzan, una varietà rarissima coltivata nei vigneti di Madonnina di Civezzano, in Trentino.

Da queste uve nasce un Metodo Classico affascinante: il Negron de Orzan Extra Brut Blanc de Noir, spumante che unisce tipicità, eleganza e freschezza. Alla vista si presenta con un giallo paglierino brillante. Al naso emergono note delicate di mela matura, pera e sfumature agrumate, che introducono un sorso vivace, minerale e ben strutturato. Le bollicine fini e persistenti ne esaltano la cremosità, regalando un finale armonioso e raffinato.

Un vino che racconta la memoria viticola del Trentino, reinterpretata con uno spirito contemporaneo e attento al territorio.

Abbinamenti: delizioso come aperitivo, accompagna con eleganza antipasti di mare, crostacei, carpacci di pesce, sushi , formaggi freschi e piatti delicati a base di pollame. Temperatura di servizio: 6–8°C.

Verduno Pelaverga DOC – Poderi Luigi Einaudi

Verduno Poderi Einaudi

Il Verduno Pelaverga è un vino unico, che rappresenta una delle espressioni più eleganti e curiose del Piemonte. Frutto del vitigno autoctono Pelaverga, coltivato con sistema Guyot su terreni argillosi, calcarei e sabbiosi a 300 metri di altitudine nel comune di Verduno, questo vino racchiude in sé la tradizione e l’identità di un territorio.

Alla vista si presenta con un colore rubino tenue, quasi trasparente, che anticipa la sua natura delicata e raffinata. Al naso colpisce con un bouquet originale e complesso: fragola fresca, note floreali leggere e una speziatura intensa, dominata da un netto sentore di pepe bianco. Un profilo aromatico riconoscibile e inconfondibile, che rende questo vino immediatamente memorabile.

Al palato, il Verduno Pelaverga rivela una struttura fresca e vellutata, con una piacevole armonia tra acidità vivace e tannini morbidi, che lo rendono estremamente godibile, soprattutto nei suoi primi anni di vita. È un vino agile, elegante e sorprendente, capace di adattarsi bene a diverse occasioni gastronomiche.

La vinificazione avviene in vasche d’acciaio a temperatura controllata, per preservarne intatta la fragranza aromatica. Segue un affinamento in bottiglia, che ne affina il profilo, pur mantenendo la sua espressività giovanile.

Abbinamenti: perfetto con carne cruda, vitello tonnato, selvaggina, ma anche con pasta con sughi delicati, intingoli piemontesi, piatti a base di verdure. Un vino da servire leggermente fresco, ideale anche per una cena estiva o un pranzo di Ferragosto.

Lugana DOC Gabriella – Buglioni

Lugana Gabriella Buglioni

L’annata 2024 nel territorio del Lugana è stata caratterizzata da temperature elevate e piogge irregolari. La zona di Centenaro, risparmiata dalle grandinate, ha visto una maturazione equilibrata grazie a una gestione attenta delle risorse idriche, portando a una vendemmia anticipata di grande qualità.

Il vino nasce da un singolo vigneto di proprietà, a 152 m s.l.m., su terreno argilloso-cretaceo morenico. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono diraspate e pressate delicatamente, con fermentazione a temperatura controllata. L’affinamento avviene per 8 mesi in cantina, di cui 5 in acciaio, per conservare freschezza e profumi.

Al naso spiccano pesca, mela verde e banana, seguiti da eleganti sentori di gelsomino, rosa bianca ed erba verde. Note minerali di gesso e agrumi come cedro e zest di limone completano il profilo.

Abbinamenti: ottimo con antipasti leggeri e formaggi morbidi. Elegante con grigliate di pesce, branzino e ricciola in primis, ma anche con zuppe di mare e spaghetti alle vongole. Temperatura di servizio: 4°C.

Ae Rosé Brut Nature – La Chimera

La Chimera vino

Fondata nel 2005 da Stefano Turbil, l’azienda La Chimera nasce con l’obiettivo di valorizzare la Val di Susa e i suoi vitigni autoctoni, come l’Avanà e il Becuet, recuperando antichi terrazzamenti oltre i 700 metri di altitudine. Da queste vigne storiche nasce Ae, un Rosé Brut Nature unico, espressione autentica della montagna piemontese.

Ottenuto da uve Avanà, sempre più rare, Ae si presenta con un elegante colore ramato. Al naso regala intensi aromi di lampone e fragola, mentre al palato è fresco, vivace e ben equilibrato, grazie a una buona acidità e a bollicine fini e cremose. Il sorso è agile, diretto, e riflette l’identità di un territorio rustico e affascinante.

Un vino che racconta il recupero, la passione e l’orgoglio di una valle alpina, con uno stile moderno ma profondamente radicato.

Abbinamenti: versatile e gastronomico, si abbina con piacere a pizza, fritto misto, baccalà mantecato, lasagne alle verdure, parmigiana di melanzane e pollo alla griglia. Temperatura di servizio: 6–8°C.

In apertura: foto Pexels

a cura di Simone Zeni