Edouard Bechoux

Pasticciere

 

Ho sempre avuto la passione per il cioccolato, una materia prima che ha consentito alla mia creatività di trovare espressione. Il cioccolato ha un fascino alchemico, riporta a un mondo magico fatto di contrasti.Ebbene il cioccolato è l’unico elemento con una doppia natura, calda e fredda, e con una doppia funzione, si mangia ma si può anche bere. E allora perché non tradurre questa passione nella mia professione, nella chiave per conquistare il successo? La passione, la creatività deve essere guidata da un principio: saper creare il bisogno, l’impulso d’acquisto nel nostro cliente. Conta l’ingegno, conta la creatività; ma se non conosci il tuo acquirente e il tuo mercato non esisti. E così diventa importante studiare il marketing, la psicologia, insomma quei meccanismi che spingono un cliente a desiderare un prodotto che, nel caso della pasticceria, potrebbe essere considerato superfluo. Ogni persona ha in sé “un bambino positivo”, desideroso di divertirsi, di giocare, di sorridere, di rompere quelle regole a cui spesso siamo costretti a sottostare. Si tratta di creare le condizioni per tornare bambini. Allo stesso modo bisogna saper creare quel sentimento di frustrazione, positivo, che spinge il cliente a dover per forza tornare nel nostro locale perché sicuramente c’è quel prodotto goloso che non ha ancora provato e a cui non può proprio rinunciare… La stessa attenzione va riposta nel curare l’arredamento, il posizionamento delle nostre proposte, l’allestimento della vetrina, per non parlare di come istruire le commesse su come ricevere e su come proporre le nostre dolcezze. Oggi come cioccolatiere ho raggiunto un ottimo livello e una fama che mi consente di sostenere diversi corsi e allora perché non tentare una strada nuova? È una sfida con me stesso, è un mettermi in gioco, accompagnare il mio cliente in un percorso nuovo, in un’avventura entusiasmante.