Se una tradizione nasce da una novità, una novità da dove nasce? Questa la riflessione al centro di Identità Milano 2024, il Congresso Internazionale di alta cucina, pasticceria, mixology e servizio di sala che torna dal 9 all’11 marzo all’Allianz MiCo di Milano.

Il tema della 19ª edizione

Quest’anno, la diciannovesima edizione del Congresso fondato da Paolo Marchi e Claudio Ceroni conferma il proprio impegno nell’offrire uno spazio alle idee e ai dibattiti che coinvolgono chef, pizzaioli, mixologist, maestri dell’ospitalità, artigiani, produttori, ma anche esponenti del mondo della cultura, dell’economia e della televisione.

L’obiettivo è quell di abbandonare l’atteggiamento passivo di subire gli eventi per affrontarli direttamente in ogni ambito della ristorazione, dalla sala alla cucina, dai rapporti umani e professionali alle nuove modalità di organizzazione e comunicazione, fino alla gestione della carta dei vini e del commercio online.

Un invito dunque a riscrivere le regole, ipotizzare scenari alternativi.

Le novità di Identità Milano 2024

Identità Milano 2024 si prepara ad annunciare novità e sorprese, come la presentazione della terza edizione di Bollicine del mondo, la Guida firmata da Paolo Marchi e Cinzia Benzi.

E poi una lounge dedicata alla colazione all’italiana curata da 1895 Coffee Designers by Lavazza, e una collaborazione speciale con il Perù. Presente anche Molino Dallagiovanna, con il Maestro Iginio Massari pronto a presentare un’inedita pizza al caffè.

Ospiti dall’Italia e dal Mondo

I tre giorni di Congresso vedranno la presenza di ospiti internazionali. Tra loro: Alain Ducasse, Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas. Ancora Rasmus Munk, René Frank, Malena Martinez e Tomas Kalila.

Tra i grandi protagonisti italiani ecco Chiara Pavan, Ciro Salvo, Daniele Lippi, Andrea Aprea, Diego Crosara, Paolo Griffa, Paolo Brunelli e Antonia Klugmann.

Gli appassionati delle sezioni “verticali”, non temano. Confermate quella dedicata al Formaggio Identità di Pizza, Identità di Pasta, Identità dolce e tante altre!

In apertura: il piatto di Antonia Klugmann simbolo dell’edizione