Grande Cucina

Foodseed, un’opportunità per chi ha idee ed è alla ricerca di investitori

Il settore agroalimentare in Italia rappresenta il 25% del PIL, con una filiera dal valore di circa 538 B di euro. Un settore che, seppur eccellente, resta fortemente ancorato alla tradizione e che per questo ha un gran bisogno di novità, di progetti e di iniziative che gli consentano non solo di crescere ma anche di essere competitivo a livello globale. Serve quindi più che mai scovare e sostenere quelle piccole realtà che hanno idee, tecnologie e soluzioni sostenibili e innovative per le aziende del comparto agroalimentare.

È proprio questo l’obiettivo di Foodseed, il programma di accelerazione Foodtech della Rete Nazionale di Cassa Depositi e Prestiti, promosso da Fondazione Cariverona e UniCredit, quest’anno alla sua seconda edizione,  nato per supportare e stimolare la crescita di startup e di progetti innovativi in questo ambito.

Come partecipare a Foodseed?

Si è aperta a febbraio, e andrà avanti per tutto il mese di marzo, la prima fase del programma, che prevede l’invio di candidature da parte di realtà innovative nel settore agroalimentare, che per esempio stiano sviluppando nuove forme di coltivazione o strumenti per incrementare la produttività agricola o ancora che stiano studiando nuove tecnologie come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale o la robotica nel settore agroalimentare.

CLICCA QUI PER CANDIDARTI

Una volta raccolte le candidature, nel mese di aprile, Foodseed selezionerà i migliori progetti (fino a 10) e doterà le start up scelte delle risorse necessarie per competere con realtà imprenditoriali internazionali, creando piani di lavoro personalizzati o cercando investitori.

Oltre ad offrire loro un team con esperienza pluriennale in ambito internazionale e un network di partner, Foodseed supporterà le realtà selezionate anche terminato il programma.

La prima edizione

Nel corso della prima edizione di Foodseed sono stati selezionati 7 progetti.

– Foreverland è nato dall’idea di 4 ragazzi che hanno creato il freecao, ovvero il cioccolato senza cacao, a base di carrube, che riduce dell’80% le emissioni di CO2 e del 90% il consumo di acqua rispetto alla produzione del comune cioccolato.

– Regrowth è uno strumento per le aziende di produzione estensiva che consente ai contadini di monitorare da remoto la propria fattoria, con un sistema in grado di ridurre di circa il 60% le perdite di animali grazie a un’identificazione precoce delle malattie.

– Soonapse è una startup romana che ha sviluppato un sistema in grado di interpretare il cambiamento climatico e fornire previsioni con un’accuratezza del 99% consentendo agli agricoltori di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e non solo.

– Agreen Biosolutions ha ideato una soluzione per aiutare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile: si tratta di un olio ozonizzato a concentrazione variabile di ozono, da applicare nei campi agricoli, in grado di garantire un effetto preventivo e/o curativo senza l’uso di pesticidi.

– Trusty è una piattaforma che segue l’intero ciclo di vita dei prodotti alimentari, from Farm to Fork, fornendo informazioni affidabili e accurate sull’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti.

– AgreeNET ha ideato un POD da inserire all’interno del packaging dei prodotti che è in grado di allungare la shelf life dei prodotti anche di 20 giorni aiutando così i produttori alimentari a risolvere o a limitare il problema dello spreco alimentare.

– Hypesound ha sviluppato So’Sweep, un dispositivo che riproduce onde sonore per la fermentazione avanzata, in grado di accelerare la crescita dei microrganismi, aumentandone la produzione fino al 300%, riducendo tempi e costi.

Foto: PxHere

a cura di Lydia Capasso