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Molino Parri riparte dai grani antichi guardando al futuro

Il lancio di nuove farine e mix, investimenti importanti in materia di grani antichi e una sempre maggiore trasparenza sono le azioni alla base della politica aziendale 2021 del Molino Parri.

Nonostante le complessità del periodo storico, Molino Parri ha deciso di non fermarsi e di lanciare nuovi prodotti. Ma per Molino Parri il 2020 è stato importante soprattutto per i grani antichi. Dallo scorso anno, infatti, l’azienda fa parte del CCL Toscana, il consorzio di tutela dei grani antichi Toscani, con il Verna in cima alla lista.

Molino Parri ha stretto anche importanti accordi di filiera con il Mugello: con la farina a marchio Consorzio del Pane del Mugello e il Senatore Cappelli. Quest’ultimo, in particolare, proviene da una filiera garantita per il consumatore che assicura, oltre all’assenza di glifosato nelle colture, un miglior trattamento per l’agricoltore. Lo stesso discorso vale anche per gli altri grani antichi e per i cereali che provengono da una filiera composta da aziende agricole toscane e umbre garantite e controllate.

Perché puntare ai grani antichi?

“Noi puntiamo molto sui grani antichi, prodotti di nicchia su cui abbiamo deciso di fare investimenti notevoli”, dichiara l’azienda. “Puntiamo inoltre sulle lavorazioni a pietra, per incentivare il ritorno alle farine di una volta”. L’intento di Molino Parri è quello di educare la clientela alle farine di grani antichi, più difficili da lavorare, in quanto più scure e con poca forza (W). Sono però farine con un glutine molto più digeribile per l’organismo umano poiché non subisce nessuna modifica nel tempo.

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a cura di Anna Celenta