Grande Cucina

I prodotti DOP e IGP: il ruolo strategico della filiera made in Italy

Malgrado il periodo, salumi e formaggi reggono il colpo. I prodotti DOP e IGP che rappresentano il meglio della produzione made in Italy, resistono, lo conferma il Rapporto annuale Ismea-Qualivita. Numerosi i fiori all’occhiello, tra cui Gorgonzola DOP, Pecorino Romano DOP, Mortadella Bologna IGP.

Si parla di DOP Economy, i prodotti DOP e IGP la cui qualità certificata identifica il meglio della produzione made in Italy. Un settore che nel suo complesso ha un valore pari a 16,6 miliardi di euro. La conferma arriva dal Rapporto Ismea-Qualivita 2021 che fotografa le produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP, IGP, STG. I numeri dimostrano il ruolo strategico rappresentato dai territori di queste filiere. Secondo l’ultimo rapporto. si conferma la capacità di tenuta di un sistema di qualità diffuso in tutto il territorio nazionale, nonostante il trend di crescita del settore abbia subito un calo nell’anno della pandemia. I prodotti DOP e IGP nel rappresentare l’eccellenza della produzione agroalimentare europea, sono il risultato di un mix senza eguali di fattori umani e ambientali specifici di un determinato territorio. Parliamo di un patrimonio economico fatto di unicità da tutelare e valorizzare con occhio sempre vigile.

Il Gorgonzola DOP

I prodotti DOP e IGP_Gorgonzola
Foto: Consorzio Gorgonzola DOP

Malgrado il periodo, salumi e formaggi reggono il colpo. Il distretto agroalimentare italiano vanta numerosi fiori all’occhiello tra cui il Gorgonzola DOP che si posiziona al quinto posto tra l’insieme dei prodotti certificati DOP. Inoltre, il Gorgonzola con oltre 5 milioni 250mila forme prodotte e un volume d’affari al consumo di circa 800 milioni di euro, si conferma terzo formaggio di latte vaccino tra le DOP casearie italiane, che conta in totale 56 denominazioni, e prima DOP piemontese. Le sue caratteristiche sono ben precise, si produce esclusivamente con latte di vacca appena munto proveniente dagli allevamenti della zona d’origine, a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Quali sono le sue caratteristiche? Intanto è un formaggio a pasta cruda di colore bianco paglierino e le sue tipiche venature verdi sono dovute al processo di erborinatura, quindi alla formazione di muffe. Il Gorgonzola dolce, cremoso e morbido, ha un sapore leggermente piccante. Dal gusto più deciso e forte, invece, è il Gorgonzola piccante, che ha una pasta più erborinata, ma anche una maggiore consistenza e friabilità.

Il Pecorino Romano DOP

I prodotti DOP e IGP_pecorino romano
Foto: Consorzio Pecorino Romano DOP

Tra le prime cinque filiere per valore alla produzione c’è anche il Pecorino Romano DOP, irrinunciabile ingrediente dei piatti più noti della tradizione italiana, ma perfetto anche in purezza. Un formaggio naturalmente privo di lattosio, già apprezzato dagli antichi romani per le sue proprietà rinvigorenti. Viene prodotto per oltre il 95% in Sardegna e per la quota restante nel Lazio e nella provincia di Grosseto, in Toscana. Nel sistema delle DOP rappresenta il 52% dei prodotti derivanti dal latte ovino nell’UE e l’85% in Italia. È un formaggio a pasta dura, cotta, prodotto con latte fresco di pecora intero. Lo si riconosce dalla crosta sottile colore avorio che in alcuni casi viene rivestita da una protezione alimentare di colore neutro o nero. Le caratteristiche forme cilindriche con la marchiatura DOP, hanno un peso che varia tra i 20 e i 35 chili. Secondo il disciplinare possono essere immesse in commercio con una stagionatura minima di 5 mesi, come formaggio da tavola con un gusto leggermente piccante e sapido, e di 8 mesi se destinate alla grattugia. Qui, il sapore piccante è decisamente più spiccato.

La Mortadella Bologna IGP

I prodotti DOP e IGP_Mortadella
Foto: Consorzio Mortadella Bologna IGP

Nonostante la contrazione dell’export, tra i salumi l’unica denominazione in crescita è la Mortadella Bologna IGP con +5,4%. Uno dei prodotti più amati d’Italia, nato nel 1661, un vero simbolo della tradizione gastronomica bolognese. Un salume tradizionale espressione della passione e della competenza di un territorio. Per ottenere il marchio IGP, la mortadella deve essere prodotta nella zona che comprende Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, provincia di Trento, Toscana, Marche e Lazio. Il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna, vede 26 associati fra produttori e affettatori e garantisce il rispetto  delle regole previste dal rigido Disciplinare di produzione, anche se ogni produttore ha la possibilità di custodire la propria ricetta originale. La Mortadella Bologna IGP è un insaccato cotto, preparato esclusivamente con carne suina. La sua forma caratteristica cilindrica o ovale, il colore rosa e il profumo intenso e leggermente speziato, sono aspetti inconfondibili, fondamentali per riconoscerne la bontà e l’autenticità.

In apertura: foto Consorzio Gorgonzola DOP

a cura di Mariacristina Coppeto