
In una delle baie più affascinanti del Mediterraneo, tra Santa Margherita Ligure e Portofino, Château Minuty ha presentato in anteprima alla stampa italiana le sue cuvée rosé 2024.
L’evento si è tenuto nella splendida cornice della Langosteria Paraggi, ristorante simbolo di eleganza e cucina di mare, scelto per evocare lo spirito solare e raffinato della Provenza.
Una degustazione sospesa tra due Riviere
Tra profumi di mare e calici rosé ghiacciati, l’atmosfera della Riviera francese si è perfettamente fusa con quella ligure. A guidare la degustazione, François Matton, quarta generazione della famiglia Minuty, ha raccontato l’identità di ciascuna cuvée e la filosofia della maison:
«Il rosé è molto più di un colore: è un modo di vivere, un invito alla leggerezza, all’estate, alla convivialità. Con ogni annata, cerchiamo di restituire l’essenza luminosa della Provenza.»
Sempre più amato da un pubblico trasversale, il rosé ha superato la sua semplice funzione di vino estivo per diventare un simbolo di eleganza informale, di leggerezza consapevole e di convivialità raffinata.
Rosé vuol dir ’estate, ma anche la libertà di prendersi il proprio tempo, di godere delle cose belle, semplici, luminose. È il vino della spontaneità, ma con stile», ha spiegato Matton.
Non è un caso che il rosé si sia fatto spazio anche nel design, nella moda, nella comunicazione visiva, diventando il colore di una generazione che cerca equilibrio tra piacere e qualità, tra estetica e rispetto per la natura.
Bere rosé oggi significa abbracciare un’estetica mediterranea, solare, disinvolta ma curata, dove ogni dettaglio — dalla bottiglia all’ambiente, dalla mise en place alla playlist — racconta un certo modo di stare al mondo.
Il rosé conquista anche l’Italia
Anche in Italia, da sempre terra di vini rossi intensi e bianchi profumati, il rosé sta conquistando sempre più spazio. Fino a pochi anni fa considerato un vino “di passaggio”, oggi è sinonimo di scelta consapevole, freschezza, eleganza e versatilità.
Il pubblico italiano si sta affezionando ai rosé di qualità, e le etichette provenzali – come quelle firmate Minuty – stanno trovando una nuova centralità sulle tavole e nei locali più attenti al gusto contemporaneo. Ristoranti, beach club, terrazze urbane: ovunque ci sia voglia di luce, informalità e raffinatezza, il rosé trova il suo posto ideale.
«L’Italia è per noi un mercato strategico e pieno di sensibilità. C’è un gusto condiviso per la bellezza, per il design, per il buon vivere. Il rosé, in tutto questo, ha un ruolo naturale», ha sottolineato François Matton.
Secondo diverse analisi di settore, l’interesse per i rosati sta crescendo in modo costante: sempre più produttori italiani investono in questa tipologia, e sempre più consumatori scelgono bottiglie rosé non solo d’estate, ma anche per aperitivi, brunch o pranzi leggeri tutto l’anno.
Tre prodotti.
Minuty Prestige
Nato oltre 25 anni fa, quando Jean-Etienne e François Matton hanno voluto proporre un vino d’autore che combinasse aromi intensi e sapori delicati. Al naso è molto espressivo, con note floreali che lasciano poi il posto ad aromi di albicocca e pesca gialla. Al palato domina la finezza, accompagnata da un sottile sentore di agrumi e finale salino. Paragonata spesso a un blanc de blancs, è minerale e salina: un vino che parla delle vigne affacciate sul mare.
Château Minuty 281
Con la sua inconfondibile bottiglia blu, racconta la French Riviera più sofisticata: prodotto da solo Grenache, è complesso e profondo, perfetto in abbinamento con i piatti decisi e ricercati proposti da Langosteria Paraggi. Presentato per la prima volta nel 2015, deve il suo nome al pantone blu intenso che impreziosisce la bottiglia, ispirato al colore del Mar Mediterraneo dopo il passaggio del maestrale.
«Con la cuvée 281 vogliamo mostrare fin dove può spingersi l’eleganza di un rosé: struttura, profondità, persistenza — ma sempre senza rinunciare alla freschezza che definisce la nostra identità.»
Château Minuty Rose et Or
Creato esclusivamente con uve di proprietà, è nato nel 2009 dal desiderio di elevare i delicati sapori e gli intensi aromi tipici di Château Minuty. Al naso, i frutti a polpa bianca evolvono in note più esotiche, al palato emerge la complessità del vino, caratterizzata da una piacevole salinità.
«Essere parte della Côte d’Azur significa anche preservare il paesaggio, le tradizioni e l’equilibrio tra uomo e natura. Il nostro vino deve raccontare tutto questo, in modo semplice e diretto, come un sorso d’estate.»
E per concludere, un ultimo consiglio dalla Côte:
«Il segreto di un buon rosé? Cubetti di ghiaccio — sempre presenti, sempre ben fatti», sorride Matton.
L’evento alla Langosteria ha celebrato non solo una nuova annata, ma anche una visione del rosé come stile di vita: fresco, elegante, conviviale.
a cura di Maria Greco Naccarato
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