Il Panificatore Italiano

Sei quintali di biscotti per i bambini ucraini dal Richemont Club Italia

Biscotti per i bambini ucraini e non solo. Un altro gesto di solidarietà arriva dal Richemont Club Italia. I prodotti, donati dai panificatori e i pasticceri di Richemont Club Italia, insieme a generi di prima necessità, (vestiti, giocattoli e medicinali, ecc.) sono stati raccolti da Matteo Cunsolo, panificatore di Parabiago e neo Presidente del Club che, insieme a tre volontari, ha consegnato il materiale in tre campi profughi al confine tra Polonia e Ucraina.

Biscotti per i bambini ucraini e non solo. Un altro gesto di solidarietà arriva dal Richemont Club Italia. I prodotti, donati dai panificatori e i pasticceri di Richemont Club Italia, insieme a generi di prima necessità, (vestiti, giocattoli e medicinali, ecc.) sono stati raccolti da Matteo Cunsolo, panificatore di Parabiago e neo Presidente del Club che, insieme a tre volontari, ha consegnato il materiale in tre campi profughi al confine tra Polonia e Ucraina.

Mentre una delegazione di panificatori di Pane in Piazza si dirigeva verso il Vaticano per donare un simbolico gesto di Pace (leggi qui), un altro gruppo di panificatori del Richemont Club raccoglieva biscotti per i bambini ucraini e generi di prima necessità. In questo modo, il simbolico gesto di pace degli uni, è diventato concreto grazie agli altri. Matteo Cunsolo, in rappresentanza di tutta la categoria, ha voluto consegnare con le sue mani quanto raccolto per i profughi.

Dal Pane per la Pace ai biscotti per i bambini ucraini

Matteo Cunsolo è un uomo sensibile, che cerca di mettere la sua arte a disposizione di chi ne ha più bisogno. Lo ha fatto ideando un pane il cui ricavato serve, e servirà, sempre per il popolo ucraino (leggi qui) e lo ha rifatto con una nuova iniziativa di solidarietà. Insieme a numerosi soci del Richemont Club Italia, di cui Cunsolo è neo presidente, ha raccolto i dolci provenienti da ogni regione d’Italia e preparati dai soci del Club per portare un po’ di conforto ai più piccoli.

Un oceano di solidarietà da tutta Italia

«Guardando le immagini al telegiornale, ho visto che alla frontiera i volontari distribuivano una bevanda calda e del pane ai profughi. Ho pensato come rendermi utile chiedendo la collaborazione dei colleghi che hanno risposto subito preparando biscotti e prodotti da forno a lunga conservazione. Ha raccontato Matteo Cunsolo. Sappiamo che è solo una goccia nel mare, ma se ognuno contribuisce con la propria goccia si ottiene un oceano di solidarietà».

E infatti…

Dalla Sicilia fino alla laguna veneta hanno risposto in molti panificatori e pasticceri. Beniamino Bazzoli e Fabrizio Zucchi dalla provincia di Brescia, da Chioggia il pasticcere Daniele Scarpa ha consegnato i “bussolai”, tipici dolci della tradizione veneziana;. E poi dalla Sicilia, più precisamente da Palazzolo Acreide, è arrivato un carico di dolci preparati da Salvatore Rubino, dalla Brianza (Seregno) è arrivata la solidarietà di Edoardo Corti e da Pavia la generosità di Luca Bruno Bergamaschi.

«Il nostro Club riunisce panificatori e pasticceri e abbiamo accolto l’invito di Matteo a donare con ciò che sappiamo fare. Pane e biscotti per dare ai più piccoli una parvenza di normalità».  Ha commentato Roberto Perotti, past presidente Richemont Club Italia e presidente Richemont Club Internazionale.

Alla raccolta hanno contribuito anche l’associazione commercianti di Chioggia, l’associazione artigiani di Chioggia e i panificatori chioggiotti.

Il lungo viaggio verso i campi profughi

Una volta raccolto il materiale, Cunsolo e tre persone che si sono offerte di accompagnarlo in questo viaggio, grazie alla collaborazione dell’Associazione sindacale Ucraina dei lavoratori immigrati in Italia (Asli), hanno effettuato personalmente la consegna in tre differenti campi profughi allestiti al confine fra la Polonia e l’Ucraina. Oltre ai prodotti da forno, sono stati donati generi di prima necessità, raccolti da Cunsolo nel suo panificio a Parabiago, e poi trasportati con un furgone a noleggio. La parrocchia dei SS. Gervasio e Protasio di Parabiago ha messo a disposizione un pullmino di otto posti che è stato utilizzato per trasportare persone in fuga dalla guerra, soprattutto donne e bambini, verso l’Italia. Alla guida si alternavano i tre volontari che hanno accolto in modo spontaneo la chiamata del panificatore. Hanno condiviso un lungo viaggio: 46 ore e 4.400 chilometri. Matteo e Marco Slavazza, il primo dirigente d’azienda e il secondo fotografo entrambi di Parabiago, Alois Maurizi anch’egli fotografo, di Genova.

biscotti per i bambini ucraini
Un momento della consegna dei prodotti in uno dei campi profughi. Foto di Marco Slavazza

Cunsolo spiega che la comunità di Parabiago ha risposto in maniera unita. «Avevo chiesto di donare generi di prima necessità per i bambini. E fin da subito c’è stata grande solidarietà da parte di tutti. Abbiamo raccolto giocattoli, indumenti, alimenti, pannolini per neonati, abbigliamento da destinare ai bambini. Anche la farmacia del paese ha offerto il suo prezioso contributo donando medicinali». In totale hanno consegnato 12 quintali di generi alimentari e prodotti da forno.

 

biscotti per i bambini ucraini
Un momento della consegna dei prodotti. Foto di Marco Slavazza

Un’esperienza indimenticabile

Per i componenti del viaggio questo è stato il modo per rendersi utili in maniera concreta, esprimendo la propria la vicinanza al popolo ucraino.

«Ho saputo del viaggio per pura casualità parlando con uno del gruppo e non ho esitato a dare la mia disponibilità: non riuscivo a stare seduto sul divano, sentivo che dovevo rendermi utile in qualche modo e offrire il mio aiuto. È stata un’esperienza che non dimenticherò mai». Ha raccontato Alois Maurizi.

«Prima di conoscere Matteo cercavo il modo di compiere questo viaggio per fare un reportage fotografico e raccontare ciò che accade ai confini con l’Ucraina. Poi è arrivata l’opportunità offerta da Matteo di andare in Polonia per aiutare le persone ed è cambiata la mia prospettiva: non era più un raccontare ciò che vedevo, ma era un vivere ciò che volevo raccontare rendendomi utile». Ha dichiarato Marco Slavazza.

 

«Fare questo viaggio era fondamentale per me. Non siamo super eroi, abbiamo guidato dei mezzi per raggiungere un obiettivo: portare aiuti e sollievo a una popolazione che sta vivendo il dramma della guerra. Eppure, condividere con le persone che abbiamo incrociato momenti di vita quotidiana nei campi profughi, ascoltare le loro parole, riuscire a strappare un sorriso ai ragazzini è stato un prezioso dono che non può essere quantificabile e ha un valore infinito». Ha commentato Matteo Slavazza.

Foto di Marco Slavazza

 

a cura di redazione

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“Il Pane in 101 domande e ricette. Guida pratica all’arte della panificazione artigianale”, è il primo libro di Matteo Cunsolo, presidente Richemont Club Italia e dell’Associazione Panificatori di Milano e Provincia.

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