Speciale WPS

Agrimontana racconta la linea agricacao

Da un biennio di studi nasce agricacao, un marchio di Agrimontana che rende la gamma dell’azienda piemontese ancor più ricca di proposte ideate per i professionisti del cacao alla ricerca dell’alta qualità. E che verrà raccontato nel dettaglio a WPS 2023

agricacao è una storia di famiglia; è la messa a punto di una passione, coltivata dal sempre, per una materia prima nobile e preziosa che si coniuga perfettamente con i valori fondanti di Agrimontana. Il rispetto per il lavoro dei coltivatori e dell’intera filiera, così come la ricerca dell’eccellenza sono, infatti, i valori guida anche del nuovo marchio, pensato per i professionisti dell’arte bianca e per i maestri del sottozero, dall’azienda piemontese da più di 50 leader nella trasformazione della frutta.

Intervista a Luigi Bardini, Direttore Generale Agrimontana,

Ci racconta come nasce l’avventura nel mondo del cioccolato?

«agricacao nasce dall’esperienza e dalla passione della mia famiglia per tutto il mondo dei semi oleosi. Nocciola, mandorla, pistacchio: il naturale prosieguo della nostra attività di ricerca e sviluppo non poteva che essere legata al mondo del cacao. Inoltre vantiamo una collaborazione storica con il marchio Domori, legata ai monorigine, che distribuiamo in Italia e in Francia; la nostra necessità era quella di completare la gamma inserendo prodotti indispensabili per il pasticcere, per il gelatiere, ma anche per il mondo dei pastry chef».

Da quali prodotti è composta questa nuova gamma?

«Sotto l’ombrello del marchio agricacao compaiono alcuni prodotti signature, come il cioccolato bianco che nasce dalla collaborazione con il pasticcere francese Fabrice Gillotte, annoverato nella top five dei migliori cioccolatieri al mondo, che ci ha permesso di mettere a punto un prodotto unico per caratteristiche tecniche e ingredientistica. Ci sono poi le granelle, origine Ecuador, molto interessanti soprattutto per il mondo della gelateria poichè permettono di ottenere delle stracciatelle uniche nel loro genere. Infine abbiamo le minigocce, un prodotto  pensato per il mondo della lievitazione e dei lievitati, che tra le caratteristiche vanta un’estrema facilità nella pesata ed una particolare rapidità di scioglimento».

Questa linea ha anche una forte valenza sociale, ci racconta il progetto a monte?

«Le referenze sono abbinate a nomi di donne. Aristid, ad esempio, è l’abitante di un piccolo villaggio della provincia di Nkog Ekogo, nel Camerun, che per cercare di tirare su le sorti dei suoi concittadini in grandissima difficoltà, ha contattato via Facebook uno dei membri del Club dei Chocolatiers Engagés a cui ha mandato una campionatura delle fave storicamente coltivate nel suo territorio. Il cioccolatiere destinatario delle fave è rimasto talmente colpito sia dal gesto che dalla particolarità del prodotto, da chiamarci in causa. Da lì è nata la nostra avventura, volta a migliorare sia la coltivazione che la fase post raccolta delle fave di quell’area del Camerun. Attualmente infatti lo stato camerunense sta cercando di intervenire su quei difetti che hanno inficiato il raccolto del cacao attribuendogli sentori di affumicato non particolarmente gradevoli. Noi, applicando le buone pratiche, siamo riusciti ad ottenere un cacao eccezionale, libero da questi sentori e di assoluto pregio».

Quello del commercio equo del cacao è un tema che vi sta particolarmente a cuore, quali le altre iniziative sul tema?

«Da un anno collaboriamo con l’associazione Chocolatiers Engagés che raduna i migliori cioccolatieri di Francia impegnati nella tutela del commercio equo del cacao, per i quali abbiamo sviluppato un’origine diretta, declinata sia con il marchio Domori, che con quello agricacao (nel caso delle minigocce). È un progetto molto interessante che ci avvicina a professionisti attenti ai temi della tracciabilità, della filiera corta e della qualità del prodotto, che vogliono rivolgersi direttamente ai coltivatori garantendo il massimo del margine a chi raccoglie e coltiva il cacao».

E per chi volesse saperne qualcosa di più su questo cacao ed i suoi utilizzi?

«Innanzitutto abbiamo realizzato un ricettario in collaborazione con diversi chef italiani e francesi, mentre a gennaio 2024 partirà un interessantissimo piano di formazione itinerante, che toccherà tutta Italia, e che si avvarrà del supporto di alcuni campioni del mondo di pasticceria, oltre che del Pastry Chef Yuri Cestari».

Agrimontana presenterà la sua linea dedicata al cacao a World Pastry Stars 2023.

In apertura: la famiglia Bardini, da sinistra Luigi, Chiara, Enrico. 

a cura di Valeria Maffei