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Consapevolezza, sicurezza e sostenibilità, così riapre Marco Sacco

Al via la riapertura anche i locali del due stelle Michelin Marco Sacco, Piccolo Lago, sulle rive del lago di Mergozzo a Verbania, e Piano 35, in cima al grattacielo Intesa San Paolo a Torino.

Il d-day è il primo di giugno e vedrà una serie di nuovi concept: Piccolo Lago sarà più “bistrot”, una sorta di giardino aperto e conviviale. Si parte alle 10 del mattino, con un format open air in cui gustare a scelta uno dei cinque box studiati dallo chef, quattro salati e uno dolce. Alla sera, invece, Piccolo Laago riaprirà la grande salda dal mercoledì alla domenica, con un formato di “alta cucina”, con la possibilità di scegliere fra due menu, “Storico” e “Innovativo”.

“Noi ristoratori, per primi, dobbiamo parlare a chi vive qui o a chi uscendo dalle città cerca luoghi dove respirare bellezza e serenità”, afferma Marco Sacco. “Vogliamo essere un punto di riferimento per l’intera stagione estiva per tutti coloro che desiderano passare una mezza giornata a piedi nudi sull’erba, fare un giro gastronomico a bordo della nostra barca rigorosamente elettrica, o semplicemente provare la nostra cucina in uno scenario incantevole”.

A Torino, invece, Piano 35 avrà inizialmente un’apertura serale dalle 19.30 alle 22.00 mantenendo i suoi coperti (6o in tutto) che verrano però distribuiti lungo la serra bioclimatica. Questa nuova sistemazione logistica permetterà ai clienti di cenare affacciandosi sul panorama unico della città sabauda e godere della straordinaria atmosfera del moderno giardino progettato da Renzo Piano a 150 metri d’altezza. I menu saranno strutturati in tre diverse proposte, da 4 o da 7 portate: “Piemonte” un omaggio alla grande tradizione culinaria torinese, “Giro d’Italia”, con le materie prime tipiche del Bel Paese e “Piccolo Lago a Torino”, con i grandi classici del ristorante di Verbania.

Anche il lounge bar Piano 35 tornerà a riproporre i suoi must, con due famiglie di drink: “i soliti classici” e “gli insoliti”, accompagnati dalle golosità di quello che è stato ribattezzato “Street Food sopra Torino”, da gustare su tavolini e divanetti ben distanziati fra loro.

“Dopo questo periodo di pausa”, conclude lo chef, “la famiglia Sacco metterà a disposizione tutta la sua l’esperienza e professionalità che insieme alla voglia di svago e senso di responsabilità dei nostri clienti, permetterà di ammirare panorami lacustri e urbani godendo nuovamente, con tutta la sicurezza necessaria, dei piaceri della ristorazione.”