Grande Cucina

Alta Langa, tutto sulle bollicine piemontesi

Un punto sulle bollicine piemontesi dopo l’ultima Prima dell’Alta Langa, evento annuale di presentazione delle nuove cuvée.

La sesta edizione della Prima dell’Alta Langa, evento dedicato allo spumante piemontese è stato un successo e dimostra la crescita quantitativa e qualitativa delle bollicine di Langa.

Sessantacinque produttori presenti con più di 150 diverse cuvée in degustazione, dal millesimo più recente tra quelli in commercio, il 2020, a quelli più storici, come il 2006; oltre 1500 persone al Teatro Regio di Torino con ospiti provenienti da tutta Italia e dall’estero (Brasile, Polonia, Usa, Giappone, Francia, Portogallo, Principato di Monaco, Venezuela).

Chiosa Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa: «Anno dopo anno, edizione dopo edizione, l’evento del Consorzio Alta Langa cresce e si consolida, così come la nostra compagine. Se nella prima edizione del 2018 i produttori presenti alla manifestazione erano 18, con circa 40 etichette in degustazione, l’anno scorso a Venaria eravamo in 60 aziende con 150 diversi vini».

La storia della denominazione

Un crescendo continuo in questi anni, quindi, che ricalca il percorso dell’Alta Langa DOCG. Dopo anni di sperimentazione, dall’inizio degli anni Novanta, quando le prime sette case produttrici pioniere unirono le forze con i viticoltori locali per creare un metodo classico in grado di rappresentare il Piemonte, sono arrivati il Consorzio di tutela, nel 2001, l’ottenimento della DOC nel 2002 e quello della DOCG nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).

L’Alta Langa Docg è lo spumante metodo classico del Piemonte. Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile, è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia, può essere bianco o rosato, brut o dosaggio zero e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.

Un vino fresco e sapido, armonico e complesso, che in bianco ha aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane e in rosé mostra l’intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie.

Il terroir dell’Alta Langa

La zona di origine dello spumante Alta Langa è nella fascia collinare del basso Piemonte alla destra del fiume Tanaro e comprende 149 comuni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Parliamo di terreni marnosi, calcareo-argillosi, dove i vigneti che possono essere posizionati solamente in collina, con un’altezza minima di 250 metri slm; assolutamente vietati gli appezzamenti di fondovalle e umidi. La produzione delle uve non può superare le 11 tonnellate per ettaro e la resa in mosto di tutte le frazioni della pressatura deve essere inferiore al 65%, così da ricavare esclusivamente la parte derivante dalla polpa.

La chicca

Più di dieci anni fa, nel 2012, il Consorzio ha commissionato a Giorgetto Giugiaro “Grande”, un calice ad hoc per esaltare la freschezza e il perlage di Alta Langa.

Oggi la collaborazione con Italdesign si è rinnovata con lo studio di un calice per rappresentare al meglio la qualità in crescita delle bollicine piemontesi. È nato così “Terra”, il calice istituzionale del Consorzio, praticamente un pezzo unico realizzato a mano dai maestri dell’arte del cristallo di Collevilca.

Un oggetto di design Made in Italy, obiettivamente bellissimo, dalle forme trilobate, pensato per esaltare le caratteristiche degli spumanti. E non commettere errori nella degustazione, come spiega Giulio Bava, del Consorzio: «Questo particolare calice non consente il movimento di roteazione del vino, che spesso si fa sovrappensiero, anche quando, come nel caso del nostro metodo classico, non è proprio necessario».

a cura di Barbara Sgarzi