Più di venti maestri pasticceri, oltre 100 ricette, per 304 pagine di Nuovi Classici.

Facile ingabbiare un volume in numeri, ma non così facile racchiudere e raccontare tutta la storia, la tecnica e il gusto dei dolci che hanno fatto la grande pasticceria nazionale e internazionale.

 Nuovi Classici by Italian Gourmet

Un progetto ambizioso quello di “Nuovi Classici”, edito da Italian Gourmet, un libro nato grazie al contributo dei grandi maestri della pasticceria, che offre una prospettiva del tutto nuova su dolci intramontabili.

Si celebra così la creatività, la passione e la tecnica che ogni giorno fa rivivere e sublima pezzi di storia dell’arte pasticcera attraverso le mani sapienti di professionisti del dolce, che oggi si mettono a confronto nell’interpretare e sublimare i dessert più noti al mondo, facendo evolvere ricette che sono solo apparentemente immutabili.

 Dall’Italia…

“Nuovi Classici” si ritma su due grandi macro-sezioni (dall’Italia e dal mondo), dove i maestri ricreano, pagina dopo pagina, le ricette dei capisaldi della pasticceria secondo attitudine, estro, creatività, senza per questo snaturarli.

Un dolce classico (ed è questo il concetto preponderante) non è infatti tale perché antico, ma perché continua a parlare a ogni epoca, raccontando sempre qualcosa di nuovo pur mantenendosi fedele a se stesso.

Lo vediamo nel Babà, nella soffice Caprese, nella Cassata o nella Millefoglie passando per il Montebianco, la Pastiera, lo Strudel e la Zuppa inglese, protagonisti del capitolo “nostrano”.

Ogni diverso modulo si apre con la storia del dolce “protagonista” per poi svilupparsi nelle interpretazioni dei maestri.

Può essere una versione fedele all’originale, come il babà di Montersino o la cassata di Santi Palazzolo, o stravolgere i canoni del dolce come la millefoglie di Giancarlo Perbellini (non a caso “L’apparenza inganna”) o “Castagne e lamponi” di Davide Malizia, che porta il Montebianco nella dimensione delle torte moderne via via fino allo strudel che sembra una torta di Stefano Laghi o la zuppa inglese di Iginio Massari in formato cestino croccante.

 …e dal mondo

In ognuna di queste preparazioni, che siano dolci da forno, gelati, semifreddi o monoporzioni, ma anche sugar free o senza glutine, si mette sul tavolo la perizia, l’attenzione al dettaglio, ma soprattutto la competenza di questi maestri pasticceri, che hanno fatto propria la lezione della storia e grazie alla tecnica e alla creatività sono in grado di fare un passo oltre al classico con versioni innovative, moderne, addirittura destrutturate.

Un modus operandi che si moltiplica, ovviamente, anche nel macrocapitolo dal mondo, dove al banco di prova ci sono Cheesecake, Foresta Nera, Profiterole, Sacher, Linzer, Opéra, Saint Honoré e Tarte tatin, che dal cuore dell’Europa agli Stati Uniti viaggiano sulla lunghezza d’onda della fantasia.

Come le monoporzioni lievitate di Stefano Laghi e Alessandro Bertuzzi, che in realtà sono cheesecake, alla Foresta nera in formato macaron di Luigi Biasetto o ai Cookies “linzer” di Omar Busi per arrivare alla tarte cremosa di Gianluca Fusto che rivisita la Saint Honoré.

Gli autori

Un volume in cui non c’è un’unica via di interpretazione, ma tante variabili che si sviluppano per attitudine o estro e dove preparazione, professionalità, inventiva si combinano per andare “oltre” il classico.

Pagine da consultare, da fare proprie, per sperimentare dimensioni innovative e golose, per studiare la tradizione (imprescindibile nel percorso di un professionista di pasticceria) e renderla assolutamente “nuova”.

A firmare il volume nomi di primissimo piano quali: Alessandro Bertuzzi, Luigi Biasetto, Gabriele Bozio, Lucca Cantarin, Roberto Cantolacqua, Salvatore De Riso, Nicola Di Lena, Roberto Di Pinto, Loretta Fanella, Gianluca Fusto. Ancora Luca Lacalamita, Stefano Laghi, Felice Lo Basso, Davide Malizia, Ezio Marinato, Iginio Massari, Luca Montersino, Pinella Orgiana, Santi Palazzolo, Giancarlo Perbellini, Davide Pisano, Andrea Soban.

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