Grande Cucina

Due Buoi a Eataly Milano Smeraldo

Vantano un ripieno di manzo fassone. Ma sono il “ricordo di un viaggio in Giappone”. Perché mister Ribaldone, il suo creatore, unisce la classicità piemontese del plin al mood jap dei soba (pasta di grano saraceno) serviti sul ghiaccio. Il risultato? Agnolotti on the rocks, quasi croccanti, a rimembrare quelli della zia, appena preparati, crudi e callosi. Li ha in carta a I Due Buoi di Alessandria Andrea Ribaldone. E li mette pure nel menu proposto al temporary restaurant ospitato a Eataly Milano Smeraldo fino al 2 ottobre (nello Spazio Valcucine al secondo piano).

Così lo chef stellato approda nel capoluogo lombardo per presentare otto grandi piatti, suddivisi in due menu e fieri di raccontare la sua cucina materica e visionaria. Ecco allora il poker di preparazioni di scena fino al 25 settembre: peperone di Carmagnola, crema di peperone di Senise, capperi, olive, origano; risotto bianco e nero di seppia; vitello al Marsala e porcini; fichi, giuncata e fior di latte. Pietanze che, dal 26 settembre al 2 ottobre, lasciano posto al pollo albufera, zenzero e cipollotto; agli agnolotti japan oriented; alla razza alla mugnaia con spinacino e a un dolce alle pere, cioccolato e peperoncino. Da gustare singolarmente (prezzi dagli 8 ai 18 euro) oppure in versione menu degustazione a 45 euro.

Ad accompagnare il tutto? Una wine list piemontese style. Voilà il Gavi Brut Roverello della cantina Bruno Broglia, che presenta anche il Gavi docg del Comune di Gavi Bruno Broglia 2014 e La Meirana 2015. Ma non mancano Piodilei, uno chardonnay speciale: firmato dall’albese maison Pio Cesare, figlio di uve molto mature e affinato in barrique per oltre dieci mesi. Per un vino longevo tanto quanto un Barbaresco. A questi si aggiungono il Grignolino del Monferrato Casalese (sempre di Pio Cesare), il Timorasso Derthona e la Barbera Monleale di un enofilosofo quale Walter Massa, nonché il Ruchè La Tradizione by Montalbera di Castagnole Monferrato.

Ma non finisce qua. Domenica 25 settembre, si alza il sipario su uno showcooking in cui lo chef svela segreti e virtù di due suoi piatti signature: il risotto bianco e nero di seppia e lo spaghetto Milano con riso Roma, ossia uno spaghettone cotto in acqua poco salata e poi mantecato con un risotto alla milanese, precedentemente cotto (anzi, stracotto). Un piatto-chiasmo in cui le tradizioni delle due città dialogano in maniera giocosa e ironica, contaminandosi a vicenda. E domenica 2 ottobre? Chiusura in grande stile con un concerto jazz proposto da Red Note, rassegna nata dalla collaborazione fra I Due Buoi e l’Alessandria Jazz Club.