Grande Cucina

Champagne: le bollicine delle Feste 2023

Qualche consiglio sparkling, da mettere in tavola o da regalare, per Natale e Capodanno.

Dai classici senza tempo alle novità dell’anno, dalle giftbox alle chicche… tutto sullo champagne per le Feste 2023.

I grandi classici

Classici Anthony Dorfmann

Una giornata luminosa, che tanto vorremmo durante l’inverno. Questa la sintesi di Moët & Chandon Grand Vintage 2015, il 76mo Vintage dichiarato dalla Maison. Classico assemblaggio 44% pinot noir, 32% chardonnay, 24% meunier, 6 anni di affinamento in cantina, per uno champagne maturo, morbido e avvolgente, dal bouquet morbido e fresco di brioche e pasta di mandorle che sfumano nel sambuco e gelsomino. Al palato è diretto, fresco e sapido, con finale lievemente amarognolo.

L’aggettivo scelto dalla Maison è “straordinario”: Rare Rosé Millésime 2014, solo la quarta uscita di rosé della casa, è un assemblaggio di 60% chardonnay e 40% pinot noir, con circa 8 anni di affinamento. Un colore d’oro rosa venato di rame, un bouquet ricco e profondo di frutti rossi e neri e arancia rossa che sfumano in note di frutti canditi e cioccolato. Al palato è vivace e vellutato, torna il cioccolato fondente con note di spezie. E la sua bottiglia-gioiello impreziosirà ogni tavola.

Ogni anno la cheffe de cave Julie Cavil assembla la sua “orchestra” pescando in un archivio sterminato di vini e annate. Per la 171ème édition della Grande Cuvée Krug il blend è di 131 vini di 12 annate differenti, dalla 2015 alla 2000. L’assemblaggio è 45% pinot noir, 37% chardonnay e 18% meunier, sette gli anni passati a riposare sui lieviti. Qui il naso è di fiori appena sbocciati, frutta matura e secca, marzapane, pan pepato e agrumi, mentre il sorso svela sapori di pasta di mandole, limone, limoncello e frutta secca.

Le novità delle Feste 2023

Novità champagne

La prima cuvée interamente firmata da Émilien Boutillat, Chef de Caves di Piper-Heidsieck dal 2018 è dedicata al vitigno storico della Maison, il pinot noir, unito all’altro vitigno a bacca nera della Champagne, il meunier. Essentiel Blanc de Noirs, affinato sui lieviti per tre anni e dosato pochissimo per mantenerne freschezza ed eleganza, è uno champagne gastronomico, versatile ed equilibrato.

Una novità che è un ritorno: l’ultima creazione di Champagne Armand de Brignac è Blanc de Noirs Assemblage Number Four, una cuvée 100% pinot noir che riunisce un trio di annate (2013, 2014, 2015) in un assemblaggio intenso e generoso. Con una veste esclusiva: solo 7.328 bottiglie in tutto il mondo, incise con la data di sboccatura e il numero, metallizzate arricchite da un’etichetta in peltro. Elegante, profondo e insieme etereo e impalpabile.

Le Gift Box

Gift Box Veuve Cliquot

Tre diverse confezioni regalo per Taittinger: due box da comporre scegliendo tra sette etichette, dal fresco Prestige Brut al morbido Nocturne passando per lo strutturato Follie de la Marquetterie, oppure una verticale di Comtes de Champagne, la cuvée più prestigiosa della Maison, un Blanc de Blancs eccellente da sole uve chardonnay provenienti dai Grand Cru della Côte des Blancs. Nel cofanetto tre bottiglie per una degustazione fuori dall’ordinario: 2011, 2012 e 2013.

Alla ricerca del sole con Veuve Clicquot grazie alle collezioni Icons, La Grande Dame e Back Vintages: cuvée immortali e oggetti di design – ice jacket, charms in pelle e il secchiello per lo champagne in edizione limitata creato a mano da Paola Paronetto – in nuance vitaminiche, che portano il bel tempo sulla tavola del Natale e sotto l’albero.

Attenti all’ambiente da Mumm, che ha ottenuto la doppia certificazione di Viticoltura Sostenibile e di Alto Valore Ambientale già nel 2016. Per le feste l’iconica bottiglia del Cordon Rouge è racchiusa in uno speciale pack realizzato con cartone composto per il 93% da materiale riciclato e con una riduzione significativa dell’inchiostro. Nel calice, uno champagne floreale e fruttato, al contempo cremoso ed effervescente, con eleganti sentori di frutta e caramello.

Quello “italiano”

Champagne Italiano

Uno chardonnay in purezza, prodotto con uve dal villaggio Grand Cru di Le Mesnil sur Oger e un Rosé d’assemblage con il pinot noir di Bouzy. Le novità 2023 di Alberto Massucco parlano di un sogno italiano realizzato sul terroir francese. Profumi di pesca gialla pera matura, albicocca e tiglio per Le Mesnil 2018 che chiude su crema pasticcera e zenzero candito. Ma Vie en Rose 2018, il primo rosé della gamma, seduce con note di frutta esotica, fragoline di bosco e lamponi e chiude con l’eleganza del pompelmo rosa.

Gli outsider

Champagne Outsider

Assaggiando qua e là, scoprendo etichette alla Modena Champagne Experience, qualche nome da provare a Natale.

Champagne Jean-Claude Mouzon da vigneti suddivisi in 43 parcelle intorno al village di Verzenay, sulla Montagne de Reims, coltivati con rispetto della sostenibilità. Il loro brut Et sans ciel? assemblato con 60% pinot nero, 35% chardonnay e 5% meunier, è complesso e maturo, con note di frutta, pasticcini e frutta secca e un sorso che resta teso e vivace.

Champagne Jean Michel un’azienda a conduzione familiare che da tre generazioni coltiva le vigne di Moussy, piccolo comune vicino ad Epernay. L’extra brut Carte Blanche svela la specializzazione della casa, il meunier, presente al 50% in uno champagne puro ed elegante, legato alla tradizione ma al contempo originale.

Dedicata al fondatore dell’azienda di Épernay la linea “Hommage à Gaston Burtin“, con quattro referenze – Brut, Brut Rosé, Blanc de Blancs 2017 e Brut 2014, ottenute da assemblaggi diversi delle tre varietà storiche di uve della Champagne. Il Brut conta un 39% di meunier, 24% di pinot noir e il 37% di chardonnay, per una bollicina sans-souci, versatile ed elegante, con note dolci di miele e pasticceria e aromi fruttati.

Infine, Champagne Ch. Marin et Fils: produzione familiare nel sud della Champagne, offre bollicine equilibrate, strutturate, di facile beva. Da provare La Délicate, brut Blanc de blancs con 70% chardonnay e 30% pinot blanc, e il millesimato La Souveraine, 60% pinot noir e 40 chardonnay dalla vendemmia 2011.

DAI ROSSI AI PASSITI: I VINI DELLE FESTE 23/24 SCELTI DA ITALIAN GOURMET

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In apertura: foto PxHere

a cura di Barbara Sgarzi