Al di fuori dei circuiti blasonati e delle mete più colpite dall'overtourism c’è un’Italia di pari bellezza che merita di essere scoperta e vissuta a ritmo lento.
Le aziende agricole Pucciarella (Perugia) e Trequanda (Siena) abitano quest’Italia: la prima è una realtà di riferimento per l’Umbria e il lago Trasimeno mentre la seconda si trova nel crocevia tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, in Toscana.
A credere da moltissimo tempo nelle potenzialità di questi territori è il Fondo Pensioni per il Personale Cariplo, proprietario delle due aziende, che ha messo a punto un piano di crescita continua e sostanziale del progetto enologico e ricettivo delle tenute, il cui valore patrimoniale si attesta sui 12 milioni di euro per Pucciarella e sui 18 milioni di euro per Trequanda.
Il vino e l’ospitalità sono, infatti, i due ambiti su cui Pucciarella e Trequanda hanno rinnovato la loro immagine e produttività per rivolgersi al meglio a un pubblico nuovo e più ampio, puntando alla distribuzione Horeca su piano nazionale e a un’offerta di accoglienza strutturata, confortevole e genuina.
Simbologie di gusto

L’attività enologica si concentra su varietà autoctone e internazionali interpretate in chiave territoriale, grazie a tecnologie e pratiche vitivinicole all’avanguardia. Nascono, così, due selezioni che uniscono la vocazione del luogo e i gusti del mercato odierno, in ottica di freschezza, agilità di beva e corrispondenza del territorio nel calice. Pucciarella produce circa 120 mila bottiglie e Trequanda 100 mila, distribuite tramite shop aziendale, e-commerce e il canale Horeca.
Sotto il profilo estetico, i design di prodotto e istituzionale ricercano l’eleganza e la riconoscibilità attraverso forme morbide ed essenziali, illustrazioni evocative, cromie di gusto contemporaneo e una scelta accurata di materiali e finiture.
La linea umbra si contraddistingue per la presenza delle “pucciarelle”, figure femminili che si rifanno alla mitologia locale, e del lago nell’autoctono Plèstina Trasimeno Gamay, simbolo della denominazione.
Trequanda, invece, rimarca il legame simbiotico con il borgo da cui prende il nome, un luogo in cui la tradizione agricola si fonde con la storia medievale che custodisce, compreso l’eccellente allevamento di bovini di razza Chianina, con circa 290 capi di altissima qualità genetica.
Entrambe le aziende, inoltre, sono strutturate per offrire un’ospitalità curata ma al contempo semplice e sincera, da godere in un tempo lento. Pucciarella ha sede in un Castello in stile medievale costruito nel 1717 che, al suo interno, presenta 11 appartamenti affacciati su un giardino padronale con piscina e jacuzzi riservata agli ospiti, insieme a due saloni destinati all’organizzazione di eventi privati e aziendali. Trequanda, invece, gestisce due residenze turistiche, una all’interno del borgo medievale e un agriturismo a pochi chilometri, immerso nella pace della campagna toscana.
a cura di Redazione Italian Gourmet per Pucciarella e Trequanda


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