
Nel cuore di Milano, il Mandarin Oriental celebra dieci anni dalla sua apertura. Era il 2015 quando l’hotel apriva le porte in via Andegari, portando in città un nuovo linguaggio dell’ospitalità di alta gamma. All’interno, il ristorante fine dining guidato da Antonio Guida ha da subito incarnato la proposta gastronomica più alta della struttura, contribuendo a definirne lo stile e il posizionamento.
Oggi, per segnare questo doppio traguardo, la cucina del Seta propone un menu degustazione che è insieme sintesi e rilettura. Nessuna nostalgia, piuttosto un’occasione per ribadire una visione. “Dieci anni di Seta” è il titolo del percorso, disponibile fino a dicembre: sette portate che mettono in fila tappe, idee e ingredienti chiave della cucina di Antonio Guida dal 2015 a oggi.
Dopo esperienze centrali tra Parigi e la Toscana, lo chef ha costruito a Milano una cucina riconoscibile e personale. Ma è il lavoro di squadra ad aver dato continuità al progetto, grazie a una brigata solida e coesa. Al suo fianco, fin dall’inizio, Federico Dell’Omarino, oggi Executive Sous-Chef, con cui condivide da oltre vent’anni un percorso professionale. Un’intesa che si ritrova nella precisione e nella tenuta del servizio. Completano il team lo chef pâtissier Marco Pinna, entrato nel 2015 e promosso nel 2021, e Manuel Tempesta, direttore di sala e responsabile del fine dining.
L’identità in 7 piatti
Il menu si apre con le Ostriche con patate, friggitelli, caviale e salsa allo Champagne. Uno dei primi piatti pensati per Milano, costruito su equilibri freschi e sapidi. Seguono l’Astice con bagna cauda e bisque alla vaniglia e il Risotto con lampone e crema di erbe: un classico, rivisitato più volte e oggi proposto in una versione che punta su essenzialità e tecnica.
I Ravioli del plin con anatra arrosto, zucca e capperi rappresentano una delle nuove creazioni: il punto di partenza è classico, ma il linguaggio è contemporaneo. È qui che si sente la volontà di andare oltre, di “alzare l’asticella”, come sottolinea Guida.
Poi arriva il piatto preferito dello chef: l’Anguilla laccata al vino rosso con fegato grasso e salsa al rosmarino. Un piatto manifesto, che unisce tre esperienze decisive: Giappone, Francia, Puglia. Una preparazione che racchiude in sé tecnica, memoria e gusto personale.
Completano il menu il Piccione al cacao con funghi, nocciola e frutti rossi e il dessert al rabarbaro, riso al latte, citronella e shiso, firmato dal Pastry Chef Marco Pinna, in cui si ritrova quella leggerezza di tocco che ha definito negli anni anche il lato dolce dell’esperienza.
Dieci anni di Seta: non solo una ricorrenza
“Dieci anni di Seta” non è un punto d’arrivo, né una celebrazione fine a sé stessa. È un modo per fissare l’identità della cucina in un momento di piena maturità, continuando però a spingere in avanti. Ogni piatto è parte di un discorso più ampio, che tiene insieme persone, ricerca, gusto e servizio.
Un equilibrio che in questi anni ha contribuito a definire un punto di riferimento nella ristorazione d’autore a Milano. Così come il Mandarin Oriental, che in un decennio ha costruito attorno a sé una precisa idea di ospitalità urbana, raffinata e contemporanea.
a cura di FL
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere