Grande Cucina

Il miglior ristorante per Capodanno: quale scegliere?

La notte di Capodanno rappresenta il confine temporale più simbolico del calendario: consuntivi di un anno che si chiude e soprattutto desideri e speranze per quello che sta per iniziare. Prima di arrivare al classico brindisi di mezzanotte occorre però pensare a come riempire lo stomaco in maniera adeguata alla ricorrenza, ad esempio con un cenone fuori casa pensando a ristoranti che si adattino alle esigenze più diverse.

Sebbene a Capodanno alcuni ristoranti rimangano fedeli alla propria carta, nella notte di San Silvestro va solitamente in scena il percorso degustazione, studiato ad hoc per quella sera affinché sia unica e speciale. Anche i prezzi spesso sono speciali ma con un’offerta di proposte differenziate (da 50 euro a oltre 1000 euro a persona) non è difficile trovare quella giusta.

Se evento deve essere che lo sia per un elemento distintivo, vogliamo segnalarvi qualcosa di più di un semplice elenco di menu di fine anno. Li abbiamo cercati e letti per voi e per ognuno abbiamo individuato qualcosa di particolare, che ha attirato la nostra attenzione e speriamo anche la vostra.

San Silvestro in un tre stelle Michelin

Partiamo dal miglior ristorante al mondo secondo la classifica The World’s 50Best, Osteria Francescana di Massimo Bottura, tre stelle Michelin e un menu per San Silvestro all’altezza di queste premesse. Un percorso che è un tributo a tre grandi cuochi: Marchesi, Bocuse e Robuchon. Come se i tre chef fossero passati da Modena e Bottura avesse dato una pennellata del suo estro a piatti come riso oro e zafferano, che qui diventa come una bouillabasse o il raviolo aperto che si arricchisce di foie gras.

Il primo e ad oggi unico ristorante con tre stelle Michelin della capitale, La Pergola, propone una serata di Gala chiamata non a caso Gran Galà di San Silvestro: musica, fuochi d’artificio e un menu studiato dallo chef Heinz Beck. Nove passaggi accompagnati dai vini della cantina del ristorante, per una serata che include lo spettacolo di Roma dall’alto dell’Hotel Rome Cavalieri, anche il livello del conto finale sarà ad alta quota.

Capodanno a Milano

Sebbene quest’anno sia rimasta un po’ a bocca asciutta quanto a riconoscimenti della guida Michelin, Milano rimane una delle città in Italia con il maggior fermento gastronomico. La notte di Capodanno potrebbe essere l’occasione utile per visitare una delle recenti aperture, come il ristorante Bu:r di Eugenio Boer, che per l’occasione propone classici sempre amati ma a volte dimenticati, come il filetto alla Wellington con patate novelle e castagne, con la possibilità di impreziosirlo con del tartufo bianco.

Il Luogo di Aimo e Nadia è un locale che non ha bisogno di presentazioni: ha contribuito a fare la storia contemporanea della ristorazione a Milano, continua nel presente grazie al passaggio di testimone da Aimo Moroni al duo Fabio Pisani/Alessandro Negrini e guarda al futuro con nuove aperture.

Il Luogo a Milano diventa luoghi: Aimo e Nadia BistRo e Voce Aimo e Nadia che rimarranno tutti aperti per la notte di San Silvestro. Nella casa madre è possibile ritrovare la maniacale ricerca di Aimo sugli ingredienti: cardi gobbi di Nizza Monferrato, lenticchie del Volture, cappone di Morozzo.

Nei neonati locali ci attendono proposte differenti ma sempre nello stile Moroni: al bistro ad esempio ci attende il Risotto allo zafferano, midollo e riduzione di vitello Fassone e sul finale le beneauguranti lenticchie di Matera. Da Voce si ritrovano classici delle feste come Consommè con cappelletti al parmigiano reggiano 36 mesi e, in omaggio all’arte e a Gallerie d’Italia in cui sorge il locale, anche un Bacio al caramello con soffi di sale e liquirizia Amarelli (Omaggio a “L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo” di Hayez).

Se vi spostate sui Navigli, luogo storico e al tempo stesso brulicante di giovane movida, potete trovare un sicuro approdo per brindare al nuovo anno da 28Posti. L’enfant prodige Marco Ambrosino “gioca col fuoco” e, invece di bruciarsi, tira fuori dalle fiamme piatti di fine anno come Carciofo alla brace, limone, mandorla, tartufo nero o Maccheroni di radici, brodo di funghi alla brace, tartufo in conserva.

Su un versante più informale ma di gusto Pisacco e Dry possono fare al caso vostro. Nel primo vi aspetta un risotto tra terra e mare con ostrica, capasanta, riduzione di manzo e cedro, e per concludere un tripudio di gola con la spuma di zabaione all’arancia bruciata, gelato al cioccolato e lampone o il panettone con crema inglese e un calice di Franciacorta per brindare al 2019. Da Dry anche a capodanno pizze e focacce ma in una veste più festiva ad esempio in versione salmone marinato o gamberi di Mazara del Vallo, in un vero e proprio party di fine anno con musica e decorazioni a tema.

Un’esperienza gastronomica di livello legata ai piatti classici si può vivere all’Osteria Brunello, in corso Garibaldi, che propone la possibilità di scegliere alla carta (un vero privilegio in questi giorni di festa!) oppure di cogliere le suggestioni dello chef nel menu speciale pensato per le feste.

Capodanno lontano dalla città: brindisi nella natura

Il cenone di Capodanno al ristorante è occasione di fuga dalla città per molti verso ambienti esclusivi; servizio, cibo e vini raffinati ma il vero lusso, per chi vive in città, è la sorprendete bellezza e varietà che il paesaggio nostrano può offrire fuori da contesti urbani.

In Toscana sorge il Resort Castiglion del Bosco, a Montalcino, fondato da Massimo e Chiara Ferragamo e che oggi fa parte della catena Rosewood. Per il periodo di Capodanno offre pacchetti esclusivi per soggiornare in una delle lussuose ville messe a disposizione. Oltre al buon cibo e al buon bere, gli ospiti verranno coinvolti anche in visite alla cantina e vere e proprie lezioni di cucina.

Più a sud ancora, nell’esclusivo resort Borgo Egnazia in provincia di Brindisi, troviamo un capodanno con i sapori e le atmosfere di una Puglia abbagliante di bianco e di stile, in una doppia versione. Una prima proposta detta “In Famiglia” per conviviali ritrovi presso il ristorante La Frasca tra giochi, addobbi, mercatini di Natale organizzati in piazza con bancerelle di dolci, per la gioia dei bambini. Un’altra proposta invece “In Bianco e Nero” riservata agli adulti, con organizzazione di un Veglioncino per i più piccoli in una sala dedicata. Menu curato dall’Executive chef Domingo Schingaro del “Due Camini”, nuova stella Michelin 2019. Musica, dj set, bollicine e fuochi d’artificio per una festa in grande stile.

Al Vigilius Mountain Resort il mondo come lo conosciamo noi che abitiamo in città è distante: pace, silenzio e una sorta di momentaneo isolamento scelto e consapevole, a 1500 metri d’altezza in Alto Adige. La funivia è il filo, metaforico e reale, che lo collega al resto del mondo, nonché l’unico mezzo di collegamento. Durante la serata di fine anno qui si viene comunque coccolati da un servizio a cinque stelle che comprende anche una SPA, e un menu curato dallo chef Filippo Zoncato del Ristorante 1500, per una esperienza Gourmet ad alta quota.

 


a cura di Roberto Magro