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Assisi non è più solo meta religiosa. Credeteci.

Assisi, da secoli e secoli meta di turismo religioso e culturale, è la città di San Francesco e Santa Chiara.

Tutto nelle strade mormora di fede e devozione verso il santo scomparso prematuramente poco meno di nove secoli fa – fra sette anni si celebrerà il centenario – e verso la sua discepola, alla quale è stata dedicata la cattedrale nell’omonima piazza con vista sul verde panorama sottostante.

Al solo comparto religioso del turismo, che nel 2018 è riuscito a generare oltre 1 milione e 200 mila visitatori battendo di oltre il 5% il record del 2016, il comune ha da poco aggiunto un altro importante tassello alle motivazioni per la quale vale la pena raggiungere questo meraviglioso paese: l’enogastronomia.

Proprio in questo senso sono da registrare la prima edizione degli Chef Awards ospitata nella città – una manifestazione di alta cucina tenutasi dal 14 al 16 settembre in Piazza del Comune e a Palazzo del Monte Frumentario – e il recente rinnovamento del ristorante ospitato all’interno dell’unico hotel 5 stelle di Assisi: il Relais & SPA Museum NUN.

Il ristorante, precedentemente noto come Eat Out Osteria Gourmet, è stato riaperto a gennaio dopo un rivitalizzante arredo e un cambio del testimone in cucina, sotto il nome di EAT Assisi | Emanuele Mazzella Chef. Il nuovo timone è così passato in mano al cuoco ischitano classe ‘82 ex Da Vittorio, Arnolfo, St. Hubertus, e più recentemente sotto le luci della ribalta per la conquista della stella Michelin nel 2015 al Ristorante Vespasia del Relais & Chateaux Palazzo Seneca di Norcia.

Da gennaio, nel nuovo progetto di 40 coperti che lo vede protagonista, negli eleganti ambienti situati nel giardino del relais ci si fa trasportare dalla professionalità del servizio di sala e sommellerie, dalla cucina – e questa non è una novità – e dai mirabili dettagli. Come le carte dei vini in cuoio imbevuto nel vino rosso, il copritavolo in cuoio vegetale che raffigura una parte della città di Assisi – Basilica di Santa Chiara e Nun compresi – e i sottopiatti e sottobicchieri in feltro realizzati a mano dalla Bottega Conticelli di Orvieto.

Il menu, che cambia ogni tre mesi per stare al passo della stagionalità e che varierà fra pochissimo, è un trittico di proposte: un percorso da 7 portate che rappresenta il vissuto lavorativo dello chef, una carta bianca da 5 portate che varia ogni settimana secondo le disponibilità del mercato, e la carta, la quale si suddivide fra Piatti di Entrata, Riso e Paste, Pietanze di Pesce e Pietanze di Carne.

Agli entrèe, encomiabili per la nettezza dei sapori, su tutti il maccheroncino soffiato con pioppini, e per la reinterpretazione di classici della cucina italiana come la pappa al pomodoro in versione polpetta, seguono piatti che si fanno apprezzare per la delicatezza. Dei gusti e del trattamento degli ingredienti, che vengono rispettati nella loro natura.

Punti salienti del menu carta bianca sono indubbiamente il Calamaro grigliato con salsa di mela verde, ananas, cetriolo e caviale di Bajkal, fresco, esotico e vegetale, le Linguine con burro di ostriche e tre lieviti (madre, birra, essiccato), un piatto dai sapori simili alla bagna caöda in cui il salino viene dato dall’ostrica e in cui i lieviti arricchiscono il piatto con il loro particolare sentore fra i cereali e gli agrumi, e l’ennesima – ma interessante – rivisitazione della Cheesecake al lampone. In formato cremoso, con delle cialde a sostituzione della parte friabile della frolla e un gelato al tè verde Genmaicha a completare.

Assisi non è più solo meta religiosa.

Credeteci.

Indirizzo: Via Eremo delle Carceri, 1/a, 06081 Assisi PG

Orari:

Lunedì-martedì: 12:15-14:00; 19:30-21:30

Mercoledì: chiuso

Giovedì: 19:30-21:30

Venerdì-domenica: 12:15-14:00; 19:30-21:30

 

Telefono075 813163

 

a cura di Alessio D'Aguanno