
Lo chef inglese si aggiudica il concorso promosso per celebrare la cucina italiana nel mondo con le ricette dell'Artusi e la pasta fresca di Surgital. In finale chef provenienti da Marocco, Cina, Inghilterra, Iran, Kosovo e Spagna.
Si è svolta ieri a Casa Artusi a Forlimpopoli la finale di “L’Artusi senza confini”, il concorso promosso da Surgital in collaborazione con Casa Artusi e Italian Gourmet, official media partner con il suo magazine Grande Cucina, rivolto a chef e pastry chef under 35 originari di Paesi esteri, che risiedono e lavorano in Italia. A tutti i candidati è stata richiesta l’ideazione e la realizzazione di un piatto originale a base di pasta fresca ispirato a una ricetta della tradizione inserita ne “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.
La finale de L’Artusi senza Confini
A contendersi la finale i primi otto chef classificati, provenienti da tutto il mondo, che si sono si cimentati in live cooking davanti agli occhi della giuria presieduta dallo chef Luca Marchini, patron del ristorante L’Erba del Re di Modena. A comporla inoltre Andrea Gianotti, professore all’Università di Bologna e Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze e cultura della gastronomia, Martina Liverani, autrice e giornalista gastronomica, Elena Bacchini e Andrea Bino, rispettivamente direttrice marketing e marketing manager di Surgital, Chiara Galbiati, direttrice generale di Casa Artusi. Ancora Fabio Lorenzoni, chef Surgital, e Matteo Milandri, chef Casa Artusi.
La prova? Preparare il proprio piatto, con protagonista una referenza di pasta Laboratorio Tortellini® di Surgital.
Il vincitore è Charles Joshua Pearce
La giuria ha decretato vincitore lo chef inglese Charles Joshua Pearce con il piatto Fusilloni, pane, agrumi ossidati, premiato per la capacità di prendere un’idea dell’Artusi e reinterpretarla in un’ottica di sostenibilità. Il risultato è una ricetta basata sul recupero del pane in cui vengono uniti prodotti della tradizione inglese e sapori italiani.
Nato nel 1992 a Greenwich, Londra, attualmente ricopre il ruolo di Executive chef al Nordelaia Resort & Restaurants.
Il podio
Al secondo posto la chef marocchina Nour El Hayat Maaffer con Cappelletti, fondo di manzo, limone e asparagi. Una ricetta che riporta alla mente i piatti di carne più tipici della tradizione italiana, che qui vengono impreziositi da note dolci e acidule, senza mai mettere in secondo piano le tecniche di cottura del Paese d’origine e un sapiente uso delle spezie.
Terza classificata la pastry chef iraniana Mina Karimi con il piatto Intreccio Iraniano – Pich-o-Tāb-e Irāni, in cui la mano elegante e coraggiosa ha permesso di viaggiare con i sapori.
I premi di questa prima edizione del contest
I primi tre classificati avranno l’opportunità di essere guest chef al ristorante di Casa Artusi durante la XXIX Festa Artusiana di giugno a Forlimpopoli.
Mentre il vincitore Charles Joshua Pearce parteciperà a un corso professionale one to one a tema pasta fresca e primi piatti presso il Congusto Institute, il primo campus gastronomico di Milano.
Tutti i finalisti saranno protagonisti inoltre, con i loro piatti, di un ricettario digitale pubblicato sul sito italiangourmet.it a conclusione del progetto.
«Siamo molto orgogliosi di essere parte di questo progetto accanto a Surgital e Casa Artusi, e questa prima edizione è andata al di là delle più rosee aspettative, sia per interesse e partecipazione, sia per il livello dei piatti realizzati dai finalisti, oggettivamente molto alto, come emergerà dal ricettario esclusivo che andremo a pubblicare a breve. L’Artusi senza Confini getta luce su uno straordinario patrimonio professionale e umano che merita di essere riconosciuto e valorizzato: ragazzi e ragazze stranieri che ogni giorno, nelle cucine dei nostri ristoranti, onorano la tradizione culinaria italiana interpretandone al meglio i piatti, ma anche capaci di rivisitarli e arricchirli con le influenze dei loro paesi di origine, in un processo virtuoso di reciproche contaminazioni»… Queste le parole di Francesco Briglia, direttore di Italian Gourmet
a cura di Redazione Italian Gourmet
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