Il Panificatore Italiano

Farine: è riscatto per il grano tenero?

Sulla newsletter del Corriere del Pane di giugno abbiamo ampiamente parlato delle difficoltà che hanno incontrato i raccolti di quest’anno nell’ambito del grano duro, specialmente per la materia prima proveniente dal Canada, tra i più grossi produttori ed esportatori di cereali. In quell’articolo si era espresso anche il neoletto presidente Italmopa, Vincenzo Martinelli.

In un comunicato stampa Italmopa del 23 luglio, lo stesso Martelli ha evidenziato che «la produzione nazionale di frumento tenero appare in leggero incremento, nonostante l’andamento in controtendenza costatato in Emilia-Romagna, principale Regione di produzione del grano tenero. Essa appare riconducibile a un aumento delle rese per ettaro piuttosto che delle superfici, che si confermano sostanzialmente stabili.

L’incremento dei volumi produttivi appare in ogni modo del tutto insufficiente a colmare, seppur solo parzialmente, il deficit strutturale dei volumi produttivi nazionali rispetto a un fabbisogno interno, tutte le destinazioni d’uso incluse, di oltre 8 milioni di tonnellate, di cui 6,5 destinate all’industria molitoria».

Grano tenero di qualità superiore

Secondo l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia, il nuovo raccolto di grano tenero è caratterizzato da una qualità complessivamente soddisfacente, sotto il profilo merceologico, tecnologico e igienico-sanitario, anche per via di un andamento climatico favorevole che ha consentito di evitare il riproporsi delle severe criticità riscontrate nel raccolto 2024.

A questo proposito si è espresso Francesco Vacondio, presidente della Sezione Molini a frumento tenero Italmopa: «la disponibilità di materia prima nazionale per l’industria molitoria dovrebbe apparire più consistente rispetto alla percentuale di incremento dei volumi produttivi. Non sussiste, se non del tutto marginalmente, e contrariamente al 2024, il rischio di un declassamento a uso zootecnico di una parte significativa della produzione».

Il grano tenero, il cuore della panificazione e dei prodotti da forno

Secondo Italmopa, il settore che in Italia traina maggiormente le vendite di farine di grano tenero è senza dubbio quello della panificazione. Il 58% della produzione nazionale di farine dalle migliori varietà di frumento tenero, infatti, è destinato alla produzione di pane e sostituti del pane. Il 18% è destinato alla produzione di biscotti, prodotti da forno e di pasticceria. Scende al 10% il consumo per la produzione di pizza. L’8% è destinato all’export, il 4% a uso domestico e il 2% alla produzione della pasta.

a cura di Anna Celenta