Il Panificatore Italiano

Pane Cafone e Panuozzi: Ciro Di Maio omaggia la Giornata Mondiale del Pane 2025

Per la Giornata Mondiale del Pane 2025 che si celebra il 16 ottobre, Ciro Di Maio, pizzaiolo napoletano e anima del ristorante San Ciro a Brescia, da sempre regala il pane fatto da lui ai suoi clienti, un gesto di amicizia e gratitudine.

Oggi, 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale del Pane 2025, Ciro rinnova il suo legame con l’impasto più antico del mondo, simbolo di tradizione e passione. «Il pane è la mia Napoli a Brescia. Ogni volta che lo preparo, mi ricorda da dove vengo e perché amo così tanto questo mestiere».

Ciro Di Maio non produce il pane solo in questa giornata, ma lo fa tutti i giorni e da sempre lo regala come riconoscenza e stima ai suoi clienti che, per lui, sono prima di tutto amici. «A Napoli si dice: “Pane e acqua non si negano a nessuno”, e io cerco di portare avanti questa tradizione. Il pane è condivisione, è un abbraccio che profuma di casa», racconta.

Il suo “Pane Cafone” è diventato un piccolo culto anche fuori Brescia: tantissime persone lo prenotano, attratte dal suo sapore autentico e dalla storia che porta con sé. Per Ciro Di Maio, il pane è molto più di una ricorrenza sul calendario: è una presenza quotidiana nella sua vita, nella sua arte e nelle sue radici. «Il pane è la prima cosa che ho impastato da ragazzino. È la base di tutto: dell’accoglienza, del sacrificio, dell’amore. Quando metto le mani in pasta, sento ancora l’odore del forno di Napoli e della mia infanzia», racconta il patron di San Ciro.

Pane tutti i giorni: i panuozzi

Il Panuozzo di Ciro Di Maio

Non solo pizza e “Pane Cafone”, il forno a legna di Ciro di Maio sforna anche i “panuozzi di San Ciro” che profumano di casa e di legna ardente. Nel menu spiccano proposte che uniscono gusto e memoria: il “Partenopeo”, panino panuozzo con prosciutto crudo di Parma DOP 20 mesi, rucola, insalata, pomodori, mozzarella di bufala campana DOP; “l’Ariccia IGP”, panino panuozzo con porchetta e parmigiana di melanzane; il “SanCiro”, questo panuozzo è un tributo alla Campania, farcito con salsiccia a punta di coltello, friarielli freschi e provola.

«Ogni panuozzo ha un’anima diversa. È il mio modo di far rivivere la tradizione napoletana, fatta di forno acceso, mani sporche di farina e gente che si siede insieme a condividere», racconta Di Maio per il quale il pane è una metafora di riscatto. Negli anni ha portato la sua esperienza nelle carceri italiane, insegnando il mestiere ai detenuti, e nelle scuole del Rione Sanità di Napoli, dove tiene corsi online per i ragazzi che sognano un futuro nel mondo della ristorazione.

«Il pane nasce dalla trasformazione. Anche noi possiamo rinascere, se mettiamo pazienza, calore e fiducia in ciò che facciamo. È la stessa magia che vedo ogni giorno in un impasto che cresce», conclude.

a cura di Anna Celenta

Il Forno Moderno

Ezio Marinato, Simone Rodolfi

Ezio Marinato e Simone Rodolfi hanno voluto mettere insieme le loro esperienze e condividerle in questo volume che racchiude un centinaio di ricette – senza contare le basi – per il forno moderno. Un libro pratico, da tenere nel cassetto del laboratorio, da “sporcare” di farina.

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