Il Panificatore Italiano

Ultimi giorni per accedere al Bonus Digitale Plus

Nei destinatari del bonus le piccole e medie imprese manifatturiere italiane, incluse quelle operanti nel settore della pasticceria, arte bianca e gelateria, anche aggregate in reti o Consorzi.

Ancora qualche giorno per presentare la domanda per il Bonus Digitale Plus.

C’è tempo fino al 12 aprile per accedere al bando gestito da Invitalia e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Agenzia ICE.

Il bando Bonus Digitale Plus è finalizzato a coprire fino all’80% delle spese sostenute per attività di esportazione e internazionalizzazione attraverso soluzioni digitali e consulenze. I fornitori di queste attività digitali dovranno avere determinate caratteristiche e potranno iscriversi sull’apposita piattaforma entro il 30 settembre 2024.

Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.

Requisiti: chi può usufruire del Bonus Digitale Plus

Sono ammesse le richieste di MPI manifatturiere:
– codice ATECO primario C dal 10 al 33
– con meno di 50 dipendenti
– fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro
– con fatturazione di prodotti commerciali avviata da almeno un anno
– con sede legale o sede operativa e stabilimento in Italia
– in stato di attività, con posizione fiscale e contributiva in regola
– in possesso di tutti gli altri requisiti dettagliati nel bando

Attenzione!
I soggetti già assegnatari del precedente Bonus per l’Export Digitale, destinatari di provvedimenti di revoca, di decadenza per rinuncia o per mancata rendicontazione, non possono accedere al contributo.

Valore dei finanziamenti

I finanziamenti sono concessi nelle seguenti misure:
– euro 10.000 a fronte di spese ammissibili non inferiori a 12.500 euro, al netto dell’IVA
– euro 22.500 a reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori a 25.000 euro, al netto dell’IVA

Le spese ammissibili per il Bonus Digitale Plus

Sono ammissibili spese per “consulenze e prodotti finalizzate all’adozione di soluzioni digitali funzionali ai percorsi di digitalizzazione destinati all’internazionalizzazione”. Tra queste spese figurano:
– realizzazione di E-commerce, siti, app
– restyling di siti web
– servizi di traduzioni, shooting fotografici
– video making
– campagne di promozione digitale, SEO, SEM
– content strategy e content marketing
– social media
– attrezzature hardware
– strategie di comunicazione

Attenzione!
– Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.
– Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute società fornitrici iscritte all’elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.
Ulteriori riserve sono state destinate alle aziende aventi sedi operative/produttive nei comuni delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, per le quali è stata deliberata la dichiarazione di stato di emergenza.

Come e quando presentare la domanda

La scadenza per la presentazione della domanda è fissata alle ore 10:00 del 12 aprile 2024. È necessario:
– essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CNS)
– accedere all’area riservata e compilare la domanda
– disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
La richiesta va inviata al seguente link https://padigitale.invitalia.it/AreaRiservata

Attenzione!
– Il bando definisce nel dettaglio le caratteristiche delle società fornitrici dei servizi di cui verrà accettata la documentazione. Tali società fornitrici dovranno presentare domanda di iscrizione tramite la piattaforma informatica dedicata disponibile nell’apposita area riservata entro il 30 settembre 2024.
– Il punto 4.8 del bando regolamenta in dettaglio le condizioni di terzietà tra soggetto beneficiario e società fornitrice dei servizi. Questa società, ad esempio, non può detenere partecipazioni nella società beneficiaria, e viceversa.

Photo: starline per Freepik

a cura di Lorenza Dalla Pozza