La treccia a 4

Preparazioni

Per la treccia

Farina W 280 P/L 0,55 1 kg

1 kg

Latte 5 l

5 l

Uovo 1 n

1 n

Lievito 50 g

50 g

Burro 130 g

130 g

Sale 20 g

20 g

Zucchero 10 g

10 g

Iniziare a impastare farina, lievito e latte. A metà della lavorazione aggiungere le uova, lo zucchero il sale e, successivamente, il burro. Lasciar riposare per 30 minuti circa poi spezzare, formare i filoni, spolverarli leggermente con farina e intrecciarli imprimendo la stessa tensione. Se si desidera una treccia lucida, dorare con uovo e lasciare lievitare a temperatura ambiente per 20 minuti, poi passare in frigorifero a 5 °C per 60 minuti. Pennellare due volte con uovo dando un breve intervallo fra la prima e la seconda doratura prima di passare alla cottura. Le trecce devono essere infornate senza una eccessiva lievitazione e a tiraggio aperto chiudendo la valvola dopo 4/5 minuti e dando vapore. Riaprire il tiraggio nuovamente a metà cottura. Temperatura del forno 220° C.

Tempi di impasto:
impastatrice spirale: 5 minuti in 1a velocità – 5 minuti in 2a velocità
impastatrice tuffante: 6 minuti in 1a velocità – 6 minuti in 2a velocità

Temperatura finale impasto: 25° C

Una volta realizzata la pasta formare 4 filoni regolari, cioè non troppo sottili e della stessa lunghezza. Spolverarli leggermente con della farina per facilitare la lavorazione.

Disporre i quattro filoni a croce unendoli al centro con una breve pressione delle dita.

Sollevare i due lembi disposti orizzontalmente e intrecciarli.

Intrecciare allo stesso modo anche i lembi disposti verticalmente. Una volta terminata la sovrapposizione i due lembi verticali dovranno anch’essi essere disposti orizzontalmente.

Proseguire intrecciando i lembi alternando i filoni e facendo attenzione a disporli quasi orizzontalmente.

Una volta terminato l’intreccio richiudere i 4 lembi, schiacciarli con le dita e rigirarli nella parte inferiore della treccia.

Ecco la treccia a 4 Svizzera, di solito questo pane viene spennellato in due riprese con l’uovo (come si evince dalla ricetta tradizionale che vi abbiamo fornito). Per la foto, invece, il maestro Giorilli ha scelto una soluzione con un impasto più simile ai pani nostrani per dimostrare che questa forma ben si adatta anche ai pani di casa nostra.