Oliver Malnati

Pasticciere

 

Appassionato di cucina da sempre, Oliver, classe 1972, intraprende un po’ per caso quella che sarà la sua attività di pasticciere con numerose incursioni in cucina. Inizia giovanissimo dopo un viaggio a New York con il padre Carlo, pittore e designer, facendo esperienza con Piero Bertinotti, chef del ristorante Pinocchio di Borgomanero (No). Qui oltre a lavorare in cucina inizia a impratichirsi con la pasticceria. Nei primi anni ‘90 entra nello staff del Four Seasons Hotel di Milano dove conosce lo chef Giacomo Gallina con cui lavora prima che lui passi al Gold di Dolce & Gabbana a Milano. L’arrivo in via del Gesù è una svolta per Oliver. Qui incontra Sergio Mei, executive chef del 5 stelle milanese, da cui apprende moltissimo e si specializza sempre di più nella pasticceria, esperienza importante che lo porterà a girare il mondo nei vari Four Seasons dove conoscerà chef di fama da cui trarrà consigli e stimoli essenziali per crescere professionalmente. Nel 2003 apre a Galliate (Va) la Pasticceria Oliver che gestisce con successo con la decisiva collaborazione del fratello Christian e dei genitori, e di uno staff di oltre una decina di collaboratori. All’attività in negozio si affiancano consulenze e collaborazioni di rilievo come di recente il prestigioso servizio di banqueting a Villa San Martino di Barasso (Va) in cui affianca lo chef Matteo Vigotti.

Pasticceria Oliver

Pasticceria 
Creazioni così curate e particolari come quelle di Oliver come la torta Fort Alamo proposta in copertina e le altre delle pagine seguenti, non potevano essere proposte in confezioni “normali”. Qui troviamo nuovamente un lavoro d’équipe familiare. Il packaging è un aspetto in cui i Malnati investono, attribuendogli, giustamente, grande importanza, nel senso che cercano proposte di livello, innovative cui cambiano spesso colore riguardo a carte, tessuti, scatole e borse portadolci. Per Pasqua Carlo Malnati ha avuto un guizzo artistico interessante: ha elaborato le immagini di alcune torte del figlio, dando loro un gusto rinascimentale, e creato un packaging originale: “del resto, da toscano qual sono, per me il Rinascimento è un punto di riferimento naturale” – ha spiegato – che, proposto a livello di atmosfera nelle confezioni, valorizza e rende identificabili le proposte del negozio. Non pago dell’iniziativa pasquale, papà Malnati ha già in serbo una sorpresa da par suo per Natale. Di che si tratta? Aspettare per credere.