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La Sicilia incontra la Romagna, nel segno del bio gustoso

Vittorio Borgia, palermitano, un curriculum di studi bocconiani, a Milano ha portato assieme al fratello Saverio una formula di ristorazione che punta al bio: Bioesserì.
Per i fratelli Borgia il biologico è la base, punto di partenza ma non fine a se stesso: l’obiettivo è quello di una cucina italiana sana e saporita, portando il biologico da casa e dal supermercato al ristorante.

Magari anche come nuovo format da esportare all’estero, per una nuova proposta di cucina nostrana.
Nel frattempo, dal primo locale in Via De Amicis aperto nel 2012, Bioesserì ha traslocato nel cuore di Brera sotto la supervisione di Vittorio, mentre Saverio segue il locale di Palermo.

Alla domanda se il menu rispecchia anche le origini siciliane della proprietà, Borgia risponde semplicemente che la scelta delle Sicilia è stata una naturale conseguenza, essendo la loro regione il primo produttore di frutta e verdura bio in Italia.

Lo spazio di Milano è ampio e sviluppato su più sale: mattoni a vista, anche una sorta di giardino d’inverno, un caldo e accogliente parquet e un’aria rilassata e curata al tempo stesso. Circa 110 i coperti che salgono a 140 con il dehors.

La novità dell’autunno è la collaborazione con Fabrizio Mantovani: cuoco con un passato da musicista, che ha lasciata la musica come prima professione ma non l’ha mai abbandonata come passione. Un cuoco che ha segnato nelle iniziali FM un destino anche musicale.

Alla guida di una serie di locali a Faenza, oltre che consulente e animatore di eventi gastro/musicali da lui ideati, Mantovani è inventivo e poliedrico.

Dall’incontro di Vittorio e Fabrizio nasce un nuovo menu autunnale nel quale convivono Sicilia e Romagna: la passione per l’ingrediente li unisce e non è un generico e banale intento ma una concreta realtà.
Mantovani, figlio di fruttivendoli, ha frequentato i mercati fin da piccolo, Bioesserì ha nel nome la passione per la materia prima certificata.
Con Mantovani si è instaurato un intreccio di competenze, ci racconta Vittorio, e uno scambio reciproco tra l’imprenditorialità di Borgia e il contributo di Mantovani nel trasmettere il suo sapere gastronomico alla brigata. La squadra ai fornelli è tutta giovane e guidata da Pietro Di Rosa, 31 anni siciliano.

Oltre ai piatti della carta del ristorante è possibile anche mangiare una buona pizza, sempre eseguita con farina bio e proposta con vari impasti: grano tenero, farro integrale e altri speciali proposti nel fine settimana.

I prodotti utilizzati da Bioesserì sono anche acquistabili, per ora solo vini e birre, a breve anche la pasta.

La personale selezione di fornitori fidati ha portato alla creazione di prodotti brandizzati Bioesserì, come ad esempio l’extravergine al tavolo.

Come da buona prassi il menu cambia ogni tre mesi e si attesta su ciò che di meglio può fornire la natura in stagione. Nel percorso di anteprima del menu autunnale abbiamo incontrato marroni, zucca, carciofi, broccoli, mandarini, un elenco esaustivo, la concreta realizzazione del concetto di stagionalità.