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Anna Prandoni: il nuovo Editore Incaricato si presenta

Ciao, io sono Anna.
Sono il nuovo Editore incaricato di Italian Gourmet. Ho pensato di scrivere una breve presentazione concettual-gastronomica per presentarmi a tutti voi, che fate parte del magico mondo rappresentato dai nostri magazine, dai libri e dagli eventi.

Tra mangiare e cucinare non so quale attività sia quella che preferisco.
Adoro raccontare belle storie di cucina, di persone, di prodotti che vengono dalla maestria artigiana.
Se vuoi farmi felice, non invitarmi a cena: invitami a seguire un servizio nella cucina di un ristorante: se ti serve una mano, mentre prendo appunti avrò l’irrefrenabile desiderio di andare ad aiutare lo chef. Se sto in sala, vorrò alzarmi per dare una mano ai camerieri. Ragazzi, amo il vostro lavoro, anzi, di più: vi invidio. Perchè la vostra adrenalina noi, che stiamo davanti a un computer, ce la sogniamo.
Odio gli all you can eat.
Detesto i posti dove si mangia male, soprattutto se governati da gente priva di passione.
Mi piace tutta la cucina, sono marchesiana: non c’è alta e bassa cucina, c’è la cucina buona e quella cattiva. Decidete da che parte stare.
Sono onnivora: alla domanda ‘Signora, ha qualche intolleranza?’ La risposta è invariabilmente ‘Sono intollerante agli intolleranti’.
Non uso mai la parola food: da tempo credo che serva restituire al cibo il suo valore reale, smettere di spettacolarizzarlo e renderlo di nuovo un elemento fondante e centrale della nostra esistenza: il cibo diventa noi, e io non voglio essere junk food.
Ho lavorato a La Cucina Italiana e ho avuto la fortuna di lavorare per il Maestro Marchesi: le basi della nostra cucina nazionale sono il punto di partenza di tutte le mie riflessioni.
Leggere e scrivere sono parte di me: se c’entra il cibo con queste due attività, il cerchio si chiude attorno alla mia felicità.
Se potessi scegliere la mia ultima cena, sarebbe a base di pizza: croccante e ben lievitata, condita con prodotti di stagione e del territorio e servita magistralmente. Perchè semplicità non significa banalità.
Ascoltare mi piace quasi sempre più di parlare: perchè, come mi insegnava sempre il Maestro, tutti hanno qualcosa che può arricchirti se sai ascoltare.
Sono un’entusiasta: della vita, dei progetti, delle nuove avventure, come questa. Sono felice di condividerla con un meraviglioso staff e con tutti voi!