Aperta nell’estate 2020, Bendicò Pizzeria Contemporanea propone a Menfi un concetto di pizza moderna che non disdegna di omaggiare la tradizione. In carta anche antipasti e dolci casalinghi che invogliano l’ospite a tornare ancora e ancora.

Abbiamo chiesto a Samuele Marrone, contitolare con la moglie Veronica Belmonte, dell’attività di raccontarci com’è nato tutto e come lavorano quotidianamente in questo indirizzo di successo.

Ecco la sua intervista per Italian Gourmet.

Quando ha aperto Bendicò Pizzeria Contemporanea?

Abbiamo inaugurato il locale nel mese di agosto 2020. Precisamente l’11 di quel mese.

Da dove nasce il nome dell’insegna?

Il nome nasce dalla volontà di trovare qualcosa che contraddistinguesse il nostro territorio, sia storicamente che artisticamente. Pensammo che il Gattopardo, i cui possedimenti si estendevano anche nella vicina Santa Margherita di Belice, fosse attinente alla nostra ricerca. Venne naturale, vista la nostra grande passione per i cani, scegliere Bendicò, il nome dell’ alano nero, fedele e pigro compagno del principe Fabrizio.

C’è qualcuno in particolare che la affianca in questo progetto?

Nel progetto sono affiancato, anzi siamo soci al 50%, da mia moglie Veronica, vero motore della macchina Bendicò. È lei che si occupa di completare tutte le pizze con le guarnizioni in uscita, essendo tutte composte da 3 fasi di preparazione: farcitura base, cottura e completamento con molti ingredienti in uscita. A lei il merito di rendere davvero complete le nostre proposte.

Come descriverebbe l’ambiente del suo locale?

Un ambiente informale , molto caloroso, piacevolmente conviviale. Qui il personale di sala accoglie e si occupa degli ospiti con grande cortesia e professionalità.

Come si compone il suo menu?

Si parte con gli antipasti, per poi proseguire con le nostre pizze “Tradizionali”, personali rivisitazioni dei grandi classici. Ci sono poi le “Contemporanee”, con ricette da noi create che vanno a descrivere il nostro modo di concepire la pizza. Ancora i dessert, tutti rigorosamente homemade. Offriamo 2 tipi di impasti: uno contemporaneo ad alta idratazione e uno multicereale.

Un cliente che viene da lei la prima volta deve per forza provare…

Tra i grandi classici direi la nostra “Rianata Trapanese”, un omaggio a una pizza da noi amatissima, a base di pomodori, pecorino siciliano e acciughe. Tra le contemporanee opterei per la “Bendicò”, che porta il nome del locale, preparata con un ragù di baccalà “alla pantesca”. Oppure la “Principe di Salina”, con crema di melanzane, spada affumicato, datterino confit e mandorle. Ma anche i dessert, preparati da mia moglie con ingredienti freschi e tanta passione.

Come seleziona gli ingredienti?

Il motto è: “prima la materia”! Per cui ricerchiamo le eccellenze che la nostra regione può offrire, unite alla grande tradizione italiana. Particolare attenzione viene rivolta alla scelta delle farine e dei latticini, che sono la base del prodotto pizza. Da loro nasce il vero risultato di un piatto sempre gustoso e fragrante, altamente digeribile.

Ci può fare qualche esempio di ingrediente che utilizza?

Dalla farina di tipo 1 Petra – Molino Quaglia, ideale per un impasto indiretto come il mio, al fiordilatte Latteria Sorrentina, dai salumi dei migliori artigiani siciliani al prosciutto di Parma Dop. E poi i grandi formaggi siciliani, tra cui spiccano formaggi di vacca modicana presidio Slowfood, al gorgonzola Dop. Ancora le acciughe di Sciacca e le olive di Castelvetrano.