Mondo Pizza

Officina 51: la passione di famiglia che ha rivoluzionato la pinsa a Catania

Dalla passione condivisa con il padre al sogno diventato realtà, Sathya Russo racconta il percorso che lo ha portato a creare un luogo dove cucina, tradizione e accoglienza si incontrano.

In questa intervista ci parla delle sue origini, del legame con la famiglia, della selezione attenta degli ingredienti e dell’amore per il territorio siciliano che si riflette in ogni piatto di Officina 51.

Quando ha aperto il suo locale?

Il nostro locale ha aperto il 29 giugno 2017, ma il progetto è nato due anni prima da una visione condivisa da me e mio padre. Entrambi legati da un grande amore per la cucina, volevamo trasformare un sogno in qualcosa di concreto. Quella che nel 2015 era solo un’idea piena di passione, oggi è diventata una realtà.

Da dove nasce il nome dell’insegna?

Il nostro locale si chiama Officina 51. “Officina” perché vogliamo trasmettere l’idea che ogni piatto creato nelle nostre cucine è un prodotto artigianale: prima pensato, poi realizzato seguendo standard molto rigorosi. Questo ci permette di offrire un prodotto sempre coerente nella qualità, pur essendo fatto a mano. L’insegna riporta anche “La Pinseria Mediterranea” perché vogliamo valorizzare il nostro territorio: la Sicilia, cuore del Mediterraneo, ricca di prodotti tipici spesso introvabili altrove.

Officina 51 Catania pinseria

C’è qualcuno in particolare che la affianca in questo progetto?

Come accennato, è mio padre che mi ha accompagnato lungo tutto questo percorso. Abbiamo sempre condiviso la passione per la cucina, e forse è stato proprio lui la mia ispirazione. A casa, ogni suo piatto aveva un sapore unico, curato in ogni minimo dettaglio. Anche i passaggi che potevano sembrare inutili facevano la differenza. Questo è ciò che mi ha trasmesso: lo stesso piatto, con gli stessi ingredienti, può risultare completamente diverso se cucinato con amore e passione. Ed è proprio l’amore e la passione che ci hanno uniti in questo progetto e che ancora oggi ci tengono insieme.

Come descriverebbe l’ambiente del suo locale?

L’ambiente di Officina 51 è sicuramente conviviale: un posto dove puoi cenare con gli amici e divertirti, ma anche un locale adatto a una cena di lavoro. Riusciamo a soddisfare tutti i tipi di clientela. Ma l’aspetto più importante, secondo me, è che chi entra nel nostro locale si sente accolto e coccolato. Merito anche di mia madre, che ci aiuta (anzi, forse è qualcosa di più di un semplice aiuto) e si dedica con attenzione alla cura del cliente. Tutti la conoscono, e lei conosce tutti: con molti ha instaurato rapporti veri e sinceri.

Officina 51 Catania menu

Come si compone il suo menu?

Come detto, cerchiamo di accontentare palati diversi. Abbiamo una sezione di antipasti, una ricca proposta di fritti, taglieri e aperitivi accompagnati da cocktail. A seguire, un ampio menu di pinse e pizze, hamburger, secondi piatti… insomma, non ci facciamo mancare nulla!

Un cliente che viene da lei la prima volta deve per forza provare…

Chi viene per la prima volta non può non assaggiare la nostra pinsa, il nostro cavallo di battaglia fin dal 2017. È un prodotto per cui abbiamo ricevuto diversi riconoscimenti: personalmente, sono arrivato terzo all’unico Campionato Mondiale di Pinsa nel 2020. Quest’anno siamo stati eletti come la 6ª miglior pinseria al mondo, e primi nella categoria Topping. Detto questo, chi viene da noi per la prima volta dovrebbe assolutamente tornare per provare tutto ciò che offriamo: non credo ci siano punti deboli nella nostra proposta, e la conferma sono i tanti clienti che ci scelgono ogni giorno, da anni.

Officina 51 Catania pinsa

Come seleziona gli ingredienti?

Questo compito così delicato è affidato a mio padre. È lui che si dedica con passione alla ricerca minuziosa di ogni singolo prodotto. Passa anche giorni interi al computer per trovare l’eccellenza: non si accontenta mai di un “buon prodotto”, vuole il migliore. Si informa, confronta, studia e infine sceglie con cura quasi maniacale. E quando il dubbio cade su due opzioni, si passa all’assaggio (la mia parte preferita!).

Ci può fare qualche esempio di ingrediente che utilizza?

Nel nostro menu diamo grande spazio ai prodotti che valorizzano il territorio. Le nostre materie prime sono spesso locali, DOP, IGP, dell’Arca del Gusto o Presidi Slow Food. Alcuni esempi? I cucunci di Salina biologici con sale marino di Trapani, la cipolla di Giarratana, la Tuma Persa, e molti altri. E poi le basi, come la farina di Petra – Molino Quaglia. Ma per capire davvero tutto quello che vi ho raccontato, l’unico modo è vivere l’esperienza in prima persona. Raccontarla a parole sarebbe sempre e comunque limitante.

a cura di Redazione Italian Gourmet