Tre nuove Tre Torte, una pasticceria italiana sempre più identitaria e matura, l’inarrestabile trend della colazione… ecco la fotografia del Gambero Rosso che ha presentato oggi nella splendida cornice di Palazzo di Varignana la Guida 2026 alle pasticcerie d’Italia.
La quindicesima edizione della Guida Pasticceri & Pasticcerie d’Italia del Gambero Rosso incorona tre nuove insegne nell’élite delle Tre Torte: Pansa (Amalfi), Palazzolo (Cinisi) e Ditrizio (Cagliari). Si confermano poi altre 31 eccellenze, in un panorama che vede Dalmasso al vertice con 96 centesimi, seguito da Biasetto (95) e dal trio formato da Besuschio, Manilia e Macellaro, tutte a quota 94. Come da tradizione, le Tre Torte d’Oro sono assegnate a Iginio Massari, che si conferma maestro indiscusso della pasticceria italiana.
I numeri parlano chiaro: 660 indirizzi recensiti, 40 novità e un livello qualitativo “più ricco, più libero e più identitario che mai”, come ha sottolineato il direttore Lorenzo Ruggeri affiancato durante la presentazione a Palazzo di Varignana, dalla curatrice della guida, Marina Savoia.
Quindici anni di crescita: un comparto trasformato
Dalla prima edizione della guida a oggi, la pasticceria italiana si è evoluta nel segno del confronto e della consapevolezza.
Il rispetto e la valorizzazione della tradizione sono affiancati dallo slancio verso la creatività, il rispetto del territorio e delle materie prime, sono diventati una nuova attenzione alla sostenibilità, la ricerca della qualità infine, non riguarda più il solo prodotto finale ma abbraccia la gestione tutta dell’attività, dalla formazione del personale all’esperienza tutta che si vive in pasticceria.
Del resto, non più del solo esercizio ‘classico’ si tratta, e la guida si adegua: le pasticcerie storiche innovano, i pastry chef ampliano i confini del loro ruolo, la pasticceria salata si consolida e quella da ristorazione vive una stagione di grande attenzione, tanto da includere quest’anno anche alcune pizzerie.
Il nuovo modello italiano: meno zuccheri, più identità

Oggi esiste un linguaggio della pasticceria italiana, riconoscibile anche all’estero. A tutti gli effetti un modello basato su materie prime selezionate con rigore, tecniche pulite e leggibili, grande attenzione al contenimento degli zuccheri e senza gli effetti speciali di un tempo.
La creatività è oggi consapevolezza e identità e, come tale, vive e alimenti i nuovi trend, come quello del sorprendente ritorno delle grandi torte servite al tavolo, o del rituale del mattino, che vede la colazione come uno dei momenti di maggiore afflusso in pasticceria, specialmente nelle grandi città, specialmente nel weekend.
Italian Gourmet e i protagonisti della guida

Molti dei talenti premiati quest’anno sono parte della nostra storia editoriale: l’orgoglio di vedere i moltissimi autori presenti – citiamo tra gli altri, Lucca Cantarin, Roberto Rinaldini, Luigi Biasetto, che confermano le tre torte, ma anche Santi Palazzolo e i fratelli Nicola e Andrea Pansa, che le conquistano per la prima volta – insieme al maestro Massari, da sempre tra i più felici autori di Italian Gourmet, ci conferma di essere sulla strada giusta, nel raccontare l’eccellenza e soprattutto nel mettere a disposizione di artigiani, professionisti e formatori, le competenze e le esperienze utili alla crescita di tutti. Che è poi, da sempre, lo scopo della guida.
Premi speciali e nuovi linguaggi
La guida dedica spazio anche a temi chiave come la sostenibilità, il packaging, la valorizzazione delle produzioni territoriali – attraverso i premi speciali – e naturalmente ai giovani emergenti.
Significativa la sezione dei 25 pastry chef di ristorazione: dessert sempre più leggeri, tecniche espresse, dolci “non dolci” che dialogano con i piatti salati e con i percorsi di degustazione, a conferma di un linguaggio in piena trasformazione.
Ed ecco l’intera classifica, con il voto in centesimi
1 Dalmasso ad Avigliana (TO), con 96 punti
2 Biasetto a Padova, con 95 punti
3 Besuschio ad Abbiategrasso (MI), con 94 punti
4 Maison Manilia a Montesano sulla Marcellana (SA), con 94 punti
5 Pasticceria Agricola Cilentana Pietro Macellaro a Piaggine (SA), con 94 punti
6 Sal De Riso Costa d’Amalfi a Minori (SA), con 93 punti
7 Caffè Sicilia a Noto (SR), con 93 punti
8 Acherer Patisserie.Blumen a Brunico (BZ), con 92 punti
9 Caffè Cavour 1880 a Bergamo, con 92 punti
10 Gino Fabbri Pasticcere a Bologna, con 92 punti
11 Fabrizio Galla a San Sebastiano Da Po (TO), con 92 punti
12 Ernst K Knam a Milano, con 92 punti
13 Pasquale Marigliano a Nola (NA), con 92 punti
14 Nuovo Mondo a Prato, con 92 punti
15 Sciampagna a Palermo, con 92 punti
16 Walter Musco a Roma, con 92 punti
17 Belle Hélène a Tarquinia (VT), con 91 punti
18 Cortinovis a Ranica (BG), con 91 punti
19 Fusto Milano a Milano, con 91 punti
20 Gruè a Roma, con 91 punti
21 Pasticceria Marisa a San Giorgio delle Pertiche (PD), con 91 punti
22 Pasticceria Roberto a Erbusco (BS), con 91 punti
23 Alessandro Servida a Milano, con 91 punti
24 L’Arte Bianca a Parabita (LE), con 90 punti
25 Dolce Reale a Montichiari (BS), con 90 punti
26 Ditrizio Pasticceria a Cagliari con 90 punti
27 Dolciarte ad Avellino, con 90 punti
28 Luca Mannori a Prato, con 90 punti
29 Pasticceria Palazzolo a Cinisi (PA), con 90 punti
30 Pansa ad Amalfi (SA), con 90 punti
31 Piccola Pasticceria a Casale Monferrato (AL), con 90 punti
32 Pepe Mastro Dolciere a Sant’Egidio del Monte Albino (SA), con 90 punti
33 Rinaldini a Rimini, con 90 punti
34 Tiri Bakery & Caffè a Potenza, con 90 punti
Fuori classifica, le Tre Torte d’Oro, a Iginio Massari
I 6 Premi Speciali
Pasticcere emergente Leonardo Tiraboschi, della pasticceria La Serra Pastry Lab di Almè (BG)
Miglior Pasticceria salata Lombardi a Maddaloni (CE)
Valorizzazione delle produzioni territoriali Opera a Castelfranco Veneto (TV), Nuovo Mondo a Prato, Vignola a Solofra (AV)
Sostenibilità Virgola Pasticceria Terapeutica a San Vito dei Normanni (BR)
Novità dell’anno Fratelli Klainguti di Genova
Miglior Packaging Maison Antonella di Alessandria
I migliori Pastry Chef
Titti Traina, presso Paolo Griffa al Caffè Nazionale, Aosta
Manuel Costardi presso Da Christian e Manuel dell’Hotel Cinzia, Vercelli
Chiara Patracchini presso La Credenza, San Maurizio Canavese (TO)
Giulia Mizzoni presso Piazza Duomo, Alba (CN)
Stefania De Rosa, presso Montegrigna – Tric Trac, Legnano (MI)
Elena Orizio presso Trattoria Contemporanea, Lomazzo (CO)
Cesare Murzilli, presso (10_11) Ten Eleven del Portrait Milano Hotel, Milano
Marco Pinna presso Seta by Antonio Guida, Milano
Martina Bracchetti, presso Passalacqua, Moltrasio (CO)
Sara Simionato e Luca Ferrari presso Antica Osteria da Cera, Campagna Lupia (VE)
Aki Noine presso I Tigli, San Bonifacio (VR)
Alessio Billeci presso Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico (BZ)
Kevin Fejzullai presso Harry’s Piccolo, Trieste
Doina Paulesco presso Osteria Francescana, Modena
Michael Boivin, presso Campo del Drago al Rosewood Hotel Castiglion del Bosco, Montalcino (SI)
Luca Abbadir presso Madonnina del Pescatore, Senigallia (AN)
Mattia Casabianca presso Uliassi, Senigallia (AN)
Christian Marasca presso Zia Restaurant, Roma
Luca Villa presso Imàgo dell’Hotel Hassler, Roma
Federico Marrone, presso Da Lincosta, L’Aquila
Jonida Troka presso La Sorgente, Guardiagrele (CH)
Federico Andreini, presso Sustanza, Napoli
Ferdinando De Simone, presso Lorelei, Sorrento (NA)
Antonio Colombo presso Votavota, Ragusa
Lorenzo Dani, presso St George Restaurant by Heinz Beck del The Ashbee Hotel, Taormina (ME)
Foto: Francesco Vignali Photography
a cura di Antonella Provetti


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