Grande Cucina

Le Soste 2022, tutti i nuovi ingressi e i premi della guida

Presentato il volume Le Soste 2022, l’edizione annuale che riunisce e racconta con parole e immagini la selezione dei migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e in Europa.

Assieme al fondatore Mario Cucci, il presidente Claudio Sadler si è detto particolarmente felice del risultato: «Sono entusiasta di poter celebrare i quarant’anni de Le Soste come presidente dell’associazione. Ricordo che l’identità della cucina italiana è nata proprio tra le personalità che hanno contribuito alla fondazione de Le Soste, sviluppando i concetti di cucina regionale, del territorio e della sostenibilità».

Le Soste 2022: 14 nuovi soci

Continua ad ingrandirsi l’associazione e conseguentemente la guida, per un totale di 102 insegne. Di queste, ben 14 sono nuovi ingressi. Si tratta de La Madernassa (Guarene), Il Cantinone (Madesimo), Lido 84 (Gardone Riviera), Ristorante Andrea Aprea (Milano), Umberto De Martino (San Paolo d’Argon), 12 Apostoli (Verona), Piastrino (Pennabilli). Ancora Enoteca Pinchiorri (Firenze), Il Piccolo Principe (Viareggio), Aminta (Genazzano), Le Colline Ciociare (Acuto), Pipero (Roma), Shalai (Linguarossa) e Signum (Malfa, Salina).

I premi de Le Soste 2022

Un punto fermo dell’annuario è rappresentato dai Premi, sette in quest’ultima edizione, conferiti in collaborazione tra l’Associazione e i suoi partner.

– Premio Franco Ziliani – Le Soste all’Innovazione a Riccardo Camanini.

– Premio Allianz/Le Soste alla Formazione a Davide Oldani.

– Premio Best Wine Estates of Italy a Tenuta Scrafana.

– Premio Franco Colombani a Valentina Bertini.

– Premio Le Soste Ospitalità di Sala a Alberto Santini.

– Premio Experience Pommery alla migliore selezione di Champagne a Ristorante La Madia.

– Premio Le Soste per la Tutela del Patrimonio del Gusto a Gaetano e Alessandra Martini.

Un totale di 276 pagine per assaporare tutto il gusto e il know how italiano.

In apertura: Claudio Sadler e Mario Cucci – Foto di Andrea Cherchi

a cura di Simone Zeni