Grande Cucina

Guida Michelin Italia – Presentata l’edizione 2020

Di Nadia Afragola

Su Milano, dopo 25 anni, brillano le tre stelle di Enrico Bartolini. L’ultimo in ordine di tempo fu il maestro Gualtiero Marchesi, quando nel 1993 chiuse il locale di via Bonvesin de la Riva per portare a Erbusco, fra le colline della Franciacorta, il massimo tributo che la guida gastronomica più famosa del mondo possa assegnare a un ristorante.

In Piemonte bissa Michelangelo Mammoliti. Seconda stella anche al Glam di Venezia, guidato da Donato Ascani.

Pioggia di Stelle sulla Campania. L’unica quota rosa della giornata è rappresentata da Karime Lopez, la giovane chef messicana, moglie di Taka Kondo, sous chef dell'Osteria Francescana, che porta a casa una Stella Michelin guidando le cucine di Gucci Osteria da Massimo Bottura.

È stata presentata ufficialmente oggi, al Teatro di Piacenza l’edizione numero 65 della Guida Michelin Italia.

Un posto magico scelto dalla guida Rossa, che sarà in tutte le edicole d’Italia da domani, 7 novembre, e che in avvio di giornata ha visto finire sotto i riflettori Patrizia Barbieri, sindaca di Piacenza. È lei la prima a prendere la parola: “Per la nostra città è un onore ospitare un evento così importante, è difficile trovare le parole giuste. Siamo qui tutti insieme a rivelare lo scrigno che è Piacenza.  Una grandissima opportunità che saremo certi di sfruttare al meglio”.

La Guida Michelin da anni illumina gli chef più talentuosi, quelli capaci di scegliere i migliori prodotti, quelli in grado di dare ai piatti una armonia di sapori chiara, quelli che riescono ad avere una costanza nel tempo, gli stessi che sono in grado di lasciare il segno con la loro personalità. Si parla di esempi virtuosi e a prendere la parola è Andrea Corsini, Assessore al Turismo: “Dopo il teatro di Parma e di Reggio Emilia siamo arrivati a Piacenza in un altro scrigno di straordinaria bellezza. È un onore per noi che la Michelin abbia scelto l’Emilia per la presentazione dei suoi ristoranti stellati, abbinando la grande cucina ai prodotti che rendono famoso il nostro paese in tutto il mondo. Ricordiamo che il tema delle guide non riguarda solo pochi eletti, ma genera un indotto economico di 98 milioni di euro”.

Sono 328 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 30 new entry:  le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.

L’ultimo a prendere la parola prima dell’ufficializzazione delle nuove Stelle Michelin è Marco Do, Head of Communication Michelin Italy: “Non ha più segreti da svelare ormai la guida ma piuttosto notizie da dare. Gli ispettori non sono critici gastronomici, ma fotografi che spesso si scambiano i paesi, vorrei ricordarlo a tutti coloro che spesso mettono in dubbio il nostro operato. I simboli sono poi la caratteristica della Guida Michelin da sempre, sono loro ad averne fatto una forza a livello internazionale. Ma i nostri simboli hanno da sempre un limite, non fanno emergere le storie che ci sono dietro i ristoranti, la loro passione. Mancava qualcosa ed ecco la scelta di inserire dei premi speciali, nati sfogliando gli appunti di viaggio degli ispettori”.

Premi speciali

  • Il Premio MICHELIN Giovane Chef 2020 è stato assegnato a Davide Puleio, L’Alchimia, Milano.
  • Il Premio Premio MICHELIN Chef Mentor 2020, è stato assegnato a Gennaro Esposito, Torre del Saracino, Vico Equense (NA).
  • Il Premio MICHELIN Servizio di Sala 2020, è stato assegnato a Sara Orlando, Locanda di Orta, Orta San Giulio (NO).
  • Il Premio MICHELIN Passion for Wine 2020, è stato assegnato a Rino Billia, Le Petit restaurant, Cogne (AO).

Cresce ancora il gruppo dei tristellati, l’ultimo in ordine di tempo era stato, lo scorso anno, Mauro Uliassi. Nella Guida Michelin Italia 2020 il più alto riconoscimento arriva anche per Enrico Bartolini al MUDEC, che ha conquistato la sua prima stella nel 2010 a Le Robinie e poi nel 2011 al Ristorante Devero, la seconda nel 2014. Nel 2017 il mago delle Stelle approda al MUDEC, confermando la seconda stella e guadagnando oggi la terza.

Finalmente tornano poi ad essere assegnate in Italia anche le due Stelle Michelin. Sotto i riflettori lo chef Donato Ascani, alla guida del Glam di Enrico Bartolini a Venezia e Michelangelo Mammoliti, in cucina a La Madernassa di Guarene.

I bocciati? Tanti. Su tutti spicca la seconda Stella persa da Vissani. Brutta notizia, infine, per lo chef bergamasco Giancarlo Morelli: il suo Pomiroeu di Seregno ha perso la Stella Michelin.

Confermano una delle due stelle

Non confermano la stella

Una stella Michelin

  1. Da Gorini, Gianluca Gorini, Bagno di Romagna
  2. Iacobucci, Agostino Iacobucci, Castel Maggiore
  3. Apostelstube, Bressanone
  4. L’asinello, Senio Venturi, Casrtelnuovo Berardenga
  5. Santa Elisabetta, Rocco De Santis, Firenze
  6. Osteria Gucci, Anna Karime Lopez Kondo, Firenze
  7. Virtuoso, Antonello Sarpi, Lucignano
  8. Lunasia, Luca Landi, Viareggio
  9. Petit Royal, Paolo Griffa, Courmayeur
  10. Glicine, Giuseppe Stanzione, Amalfi
  11. Monzù, Luigi Lionetti, Capri
  12. La Tuga, Adriano Dentoni Litta, Ischia
  13. George Restaurant, Domenico Candela, Napoli
  14. Il Flauto di Pan, Lorenzo Montoro, Ravello
  15. Josè Restaurant, Domenico Iavarone, Torre del Greco
  16. Idylio by Apreda, Francesco Apreda, Roma
  17. Atelier, Giorgio Bartolucci, Domodossola
  18. Free, Bruno Melati, Monforte d’Alba
  19. Condividere, Federico Zanasi, Torino
  20. Casamatta, Pietro Penna, Manduria
  21. Memorie, Felix Lo Basso, Trani
  22. Zash, Giuseppe Raciti, Riposto
  23. Impronte, Cristian Fagone, Bergamo
  24. L’aria, Vincenzo Guarino, Blevio
  25. Villa Nai, Alessandro Proietti, Refrigeri Stradella
  26. L’Alchimia, Davide Puleio, Milano
  27. Otto Geleng, Roberto Toro, Taormina
  28. It, Ritrovato, Milano
  29. Storie d’Amore, Borgoricco
  30. Il Parco di Villa Grey, Nicola Gronchi, Forte dei Marmi